STar Wars Episodio VIII, Con spoiler...

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TOPIC_ICON5  view post Posted on 20/12/2017, 08:14
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Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.

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Toglietevi dal cranio che:


- Star Wars ep. VIII è una ciofeca;
- che John Boyega non decolla come “Finn”;
- che la principessa Leya aleggia per tutta la pellicola.

Proprio i detrattori lo dicono, sospinti con ogni probabilità dalla nostalgia nei confronti
della old trilogy (ormai lontana, aggiungo, al pari di quella galassia. Ergo, rassegnatevi).

Non apprezzo Disney, se non per i grandi classici, ma non poteva far meglio di così
quanto ad effetti speciali, trama ingarbugliata qb e spiazzamenti di sorta (ivi compresi
quelli inerenti le origini di Rey, sulla quale ci si attendeva risposte che sono giunte,
seppur in parte. E, comunque, quand’anche si chiarissero nel prossimo episodio,
confermerebbero la demolizione delle mie speranze, che la volevano figlia di Han e
Leya, oltre che gemella di Kylo-Ren).

Demolisco i nostalgici compulsivi e, come Yoda, direi loro di volgersi al presente e non
al passato.

Parto, dunque, da FN 2187, demolito dalla “critica” di matrici “webbara”, ma che mi è
stato sempre simpatico per la sua somiglianza con Sidney Poitier (ma Sidney era più
bello). Finn c’è ed è attore “fisico”, di sentimenti. Il suo affetto per Rose sboccia piano e
a Rey non resta che guardarlo con dolcezza. Le battute finali stringono il cuore e lo
sguardo della ragazza è quello di chi lascia andare il passato per aprirsi al presente:
Ben.

Sarà amore, visto che pare non ricalchino la diade Luke-Leya della prima, rimpianta
trilogia?

Rey, la ragazza dalla forza bruta (Luke dicit), si intervalla alle vicende di guerra e
fa da sfondo a tutto in modo sensuale, ma mai indicativo. Qual è “il suo ruolo in tutto
questo”? Non lo si capisce neppure ora. Pare, però, che alla fine dell’episodio il lato
chiaro della Forza sia dominante, come il lato oscuro di Kylo-Ren. E’ un manicheismo
stantio, già visto, ma per qualche motivo mai noioso.

Kylo-Ren, definito dai detrattori “bamboccione adolescente che deve spaccare qualsiasi
cosa gli capiti a tiro” è un ragazzo che ha trovato l’altra metà di sé: Rey, appunto.
Che sia amore o qualsiasi altra cosa, sono due parti di un’unica potenza, forse la Forza,
forse ciò che resta degli ultimi Jedi. Kylo e Rey vivono in simbiosi. Peggio ancora, sono
simbionti, come il maestro oscuro e il suo allievo.
“Governiamo insieme la galassia”.
Spero non sia così e che, banalmente, si tratti solo di amore.
Lo dice Anakin a Luke.
Lo dice Anakin a Padmé.
Che siano i geni a ispirare Kylo?

Luke Skywalker è neppure lontanamente il ragazzo malinconico di Tatoinne.
E’ arrogante e orso e, come Obi Wan in Il Ritorno dello Jedi, non si reputa all’altezza
di istruire. Non Rey, per lo meno, già così forte, già così compromessa.
E poi muore, non prima d’aver preso il nipotino oscuro per il pivello della situazione
(fa molto Han, qui...). L’ologramma, infatti, si rivela reale, ché, dopo lo scontro a colpi
di spada laser, sovviene rapida la Nera Signora.
Davvero.
Ma è un tripudio d’angeli, ché muore - unico fra tutti - nella dimora che fu dei primi
Jedi - lui, ultimo Jedi ufficiale. Spira mentre contempla l’oceano ed è circondato da
uccellini coccolosi che andranno a popolare le scrivanie di tanti bimbi.

Leya passa la prima metà del film a letto svenuta dopo essere scampata ad un fatale
attentato. Quindi, non si capisce perché i mitomani del vecchio Star Wars affermino
che la sua presenza sia costante. Tra l’altro, “accoglie” la morte del fratello con
estrema, inusuale filosofia (toh, neppure una bottarella al cuore). In fondo, poco prima,
era arrivata a dire a Luke che il fato di suo figlio Ben “doveva compiersi!
E Snoke?
Leader supremo?
Di cosa?
Della taverna di Mos Esley, forse...
Accomunato a Palpatine dalla goffezza. Ricordatevi lo scontro con Yoda nel Parlamento galattico
e la sua figura di ... Morirà in modo indegno anche questo mafioso intergalattico, evitandosi, però,
il tubo di scarico. Affettato, in compenso, dal suo stesso allievo (vedi Darth Plagueis vs Palpatine).

E se “son sempre due: l’allievo e il maestro”, chi dei due è andato? Direte “il maestro”. E, se è così,
chi è ora l’allievo?
 
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