| Premesso che, da persona di sinistra, con una cultura di sinistra, leggere di argomenti di tal fatta mi indigna. Adesso, "i compagni" sono tutti a favore delle religioni "altre" pur di dare contro a quella cattolica, che avrà anche le sue pecche, ma appartiene alla cultura del popolo italiano tanto quanto spaghetti e mandolino. La Cassazione si è espressa in modo chiaro sul fatto che non si possa circolare con pugnali in tasca, per quanto lo scopo sia nettamente religioso. La legge dice, altresì, che non è legale girare con il burka perché vale il principio della riconoscibilità. Ora, beninteso. Delle religioni in sé non me ne frega una mazza. E scusate l'espressione pesa e, forse, volgare. Non me ne frega perché le distinguo da sempre dalla fede. Non me ne frega perché certe limitazioni "morali" le reputo schifose e offensive,specie se ad essere soggette e sottomesse sono le donne. La religione fa parte della cultura e, come tale, va presa per ciò che è: se un libro mi piace, lo leggo. Viceversa, non lo faccio. Di certo, non lo brucio. Però, se certi principi religiosi vanno contro la legge e la legge mi dice di non girare armato, seppur per motivi di fede, io debbo attenermi a ciò che la legge mi dice. Senza se e senza ma. Qui mi taccio perché mi fa davvero incazzare che la sinistra tutta faccia ragionamenti allucinanti ancora una volta in favore di uno e non in favore del TUTTI che dovrebbe contraddistinguere la vera Sinistra e il vero marxismo.
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