Ho scritto che non parlerò più di politica, ma...Aristotele mi ha bacchettato nella notte. Il maestro dice che l'uomo è un animale politico, ergo non posso prescinderne.
Non potendo, però, parlare di politica stricto sensu per l'ignoranza delle cose che contraddistingue qualunque "comune mortale" della mia risma, dirò di parrucchini, di femmine e d'altro.
L'America, che si è sempre spacciata per la paladina della democrazia, è in mano al discendente di quegli usurpatori che privarono gli indiani d'America della loro terra.
Sembro quasi Salvini, se mi esprimo così, ma è un dato di fatto. Gli europei stanziati in America, a scapito degli autoctoni, poi divenuti americani, sono usurpatori dei beni altrui.
I parrucchini.
C'eravamo arrivati prima noi. Non bastava averlo a qualche km di distanza. Ora ci tocca vederne la versione bionda oltreoceano.
Ed è infestante, perché i canali che bazzico di solito - quelli di allnews - rimandano il suo faccione tirato e rubicondo 24 h su 24, dandomi dolore di stomaco perenne.
Sua moglie.
Bellissima, extracomunitaria, più tirata di lui. Sempre zitta, come si confà alle first lady di un uomo di destra: di doti non comuni, se l'ha, le tiene ben nascoste per non far sfigurare il first man, l'uomo che non deve chiedere mai, tanto meno a una donna.
Le donne che son state con lui o che hanno ricevuto apprezzamenti sulla loro forma fisica rammentino che da uno con questa faccia non ci si può sentire offese.
Amen.