Twin Soul - L'altra metà della mia anima..., la mia nuova ff ispirata a GnK

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view post Posted on 25/3/2014, 10:09
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L’anima si manifesta trasformandosi in una vita. Mentre la vita si cela diventando un’anima.

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Capitolo 1

Mancano ormai poche settimane allo spettacolo dimostrativo della DEA SCARLATTA e le prove procedono a ritmi così serrati da lasciare ben poco tempo persino per consumare i pasti e dormire sufficientemente.
Gli attori appartenenti ai due cast in lizza per ottenere i diritti teatrali del capolavoro del maestro Ichiren Ozaki danno fondo a tutte le proprie energie e capacità recitative nel tentativo di interpretare i rispettivi personaggi.
Le due protagoniste sono chiamate, poi, a rispettare ritmi ancora più incalzanti dei compagni poiché su di loro grava l'onere di dar vita a un'interpretazione che possa ritenersi all'altezza di quella fornita dalla loro maestra e, fino a questo momento, unica attrice giudicata in grado di portare in scena un ruolo così complesso.
Nonostante le difficoltà causate dai gravi problemi di vista e l'incombente minaccia di restare per sempre avvolta nelle tenebre, Ayumi mostra di essere entrata perfettamente nel personaggio, anzi la cecità sembra aver giovato alla sua recitazione conferendole quel tocco di “misticismo” che prima mancava.
Non potendo più affidarsi alla vista e, conseguentemente, dovendo rinunciare a movimenti dinamici e spettacolari, la giovane attrice si è vista costretta a ripiegare in se stessa, alla ricerca di un modo nuovo di interpretare la DEA, un modo meno plateale ma forse per questo più sublime e attraente agli occhi degli spettatori.
Al contrario, le difficoltà interpretative di Maya sembrano aumentare esponenzialmente con l'approssimarsi della data fissata per la messa in scena dello spettacolo. Quel ruolo nel quale, fino a pochi giorni fa era riuscita a calarsi quasi completamente ora le sfugge in modo inesorabile.
- Sento la DEA così vicina ma allo stesso tempo così inafferrabile... - sospira mestamente Maya mentre guarda la propria immagine riflessa nel fiume.
- Come posso comprendere il cuore palpitante di Akoya... - si domanda portando senza accorgersene le mani al petto - … se il mio cuore è così confuso? -
“ Non puoi...” sembra rispondere la signora Tsukikage la cui voce, come eco del passato, riecheggia nelle orecchie della giovane attrice.
“ Non puoi interpretare alcun ruolo se non sei in grado di comprendere il cuore del tuo personaggio... se non riesci a farlo vivere dentro di te! Meno che mai la DEA SCARLATTA! ”
Quante volte queste stesse parole le erano state rivolte dall'antica maestra nel tentativo di spronarla a superare le sue difficoltà di immedesimazione... e tutte le volte si erano rivelate di immenso aiuto! Erano state l'appiglio a cui aggrapparsi per riemergere dal dubbio e a fornirle la forza di cercare la giusta chiave di lettura del ruolo affidatole.
Ma ora persino quelle parole sembrano non essere in grado di darle quella sferzata necessaria a tirarla fuori dalle tenebre dalle quali si sente avvolta.
Maya sa perfettamente che quelle parole sono vere, in questa circostanza così come lo erano le altre volte, ma non riesce ugualmente a scorgere la luce che esse cercano di additarle.
- Forse sarebbe meglio se rinunciassi al ruolo di Akoya e lo lasciassi ad Ayumi... Lei ne è senz'altro più degna di me... - dice Maya con un filo di voce, ormai sopraffatta dallo sconforto.
- Ayumi non si lascerebbe sopraffare da alcuna difficoltà, tanto meno dai propri sentimenti personali. Al contrario, riverserebbe nella recitazione tutta se stessa... - si rimprovera le giovane, ben consapevole che è proprio a causa delle proprie emozioni che sente di non riuscire a immedesimarsi nel proprio personaggio.
- Signor Hayami... - sussurra dolcemente mentre le lacrime fino a quel momento trattenute si riversano dai suoi occhi rendendoli splendenti come stelle.
- Signor Hayami... Perché mi ha detto quelle parole così crudeli? È possibile che per lei sia stato soltanto un gioco? Che la notte in crociera non abbia contato assolutamente nulla? Che io non conti nulla... anzi meno di nulla per lei? Come è possibile che la persona che mi ha tenuta stretta fra le braccia come la cosa più preziosa e che, guardandomi negli occhi con una dolcezza di cui mai l'avrei ritenuto capace, mi ha chiesto di aspettarlo e di fidarmi di lui qualsiasi cosa fosse successa, sia lo stesso uomo che oggi mi ha rivolto uno sguardo talmente inespressivo da gelarmi il sangue e mi abbia detto di essere stata per lui solo un modo come un altro per passare la serata! -
Nel ripensare all'episodio verificatosi poche ore prima, Maya sente la disperazione diventare insopportabile. Un nodo le stringe la gola e il pianto le esplode in petto, defraudandola di ogni residua energia interiore.
Sopraffatta dal dolore si accascia in terra riversando, ad una ad una, tutte le lacrime che le inondano il cuore.
 
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view post Posted on 27/3/2014, 13:03
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Capitolo 2

Stremata dal pianto, Maya si abbandona a quell'oblio che sempre segue la forte emozione... rimanendo priva di sensi.
Avvolta come da una inconsistente nebbia, la sua mente vaga tra i ricordi alla ricerca di un appiglio che, per quanto debole, possa aiutarla a riemergere dal barato in cui si sente precipitare... ma nulla sembra essere in quella caligine di emozioni... nulla in grado di aiutarla a risalire la china.
Proprio nel momento in cui la giovane donna sente svanire anche l'ultima speranza, una voce sembra giungere da lontano alle sue orecchie e, dapprima flebilmente poi in modo più distinto, le parole di Akoya si fanno strada nell'animo sconvolto di Maya donandole un seppur lieve conforto.
“ Quel giorno quando ti incontrai per la prima volta nella valle, compresi che eri tu, come dice la nonna, la mia anima gemella... Non esistono età, aspetto, condizione sociale... Quando si incontrano, queste due anime si attraggono vicendevolmente cercando l'altra metà di se stesse... Tu sei l'altra parte di me. Io sono l'altra parte di te... Originariamente eravamo un'unica anima e un'unica vita. Tu sei la mia vita stessa. Non potrò mai allontanarmi da te nella mia vita eterna... ”
- Le parole che recitai per il Signor Hayami... - sussurra Maya riprendendo pian piano conoscenza.
Al pensiero dell'amato e delle circostanze in cui aveva recitato per lui le stesse battute, un mesto sorriso rischiara quel viso ancora stravolto per il recente pianto conferendogli una dolcezza infinita.
- Quella volta mi era sembrato di aver finalmente compreso i sentimenti di Akoya... Il cuore della DEA batteva nel mio petto ed il mio cuore palpitava per colui che consideravo il mio Isshin... - sospira la giovane con tristezza rendendosi conto di aver smarrito il vero significato dell'imperituro amore fra anime gemelle.
- Ero convinta che l'altra metà di me stessa fosse lei, signor Hayami...? Mi sono forse sbagliata...? La prego... me lo dica! Mi dica che per lei non sono soltanto una ragazzina pianta-grane di cui è stato costretto ad occuparsi, in tutti questi anni, nei panni dell'ammiratore perché mi considerava la “gallina dalle uova d'oro” e non voleva perdere una buona opportunità della Daito? - chiede Maya ad alta voce, come se l'uomo fosse lì e potesse darle una risposta.
Scuotendo la testa si rialza lentamente e scuote la gonna per pulirla dai sassolini che le erano rimasti attaccati. Volge, poi, un ultimo sguardo al fiume e al luogo presso cui si era fermata qualche ora fa, straziata dal dolore, dopo aver vagato per ore senza meta alla ricerca di una qualche motivazione che spiegasse l'atteggiamento dell'uomo.
Non ha ancora alcuna risposta ma, fulmineo come un lampo a ciel sereno, un pensiero si fa largo nella sua mente...
- E se andassi da lei? - si chiede mentre una strana luce si accende nei suoi occhi. - Se chiedessi consiglio alla signora Tsukikage? Lei è l'unica in grado di capirmi... e dirmi cosa devo fare! È come una madre per me ed è la sola persona al mondo a cui sento di poter aprire il mio cuore... -
 
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Capitolo 3

Pochi minuti dopo, e senza quasi rendersene conto, Maya si ritrova davanti alla casa dell'insegnante.
Genzo, intravedendola in lontananza, si affretta ad avvisare la signora Tsukikage che, sorpresa per l'inaspettata visita, si precipita sulla soglia della porta.
- Cosa ti è successo, Maya? - domanda tradendo una certa ansia nella voce non appena la giovane giunge al suo cospetto. I segni lasciati dal lungo pianto risultano, infatti, subito palesi al suo sguardo indagatore.
“ Non l'ho mai vista in queste condizioni! Deve esserle successo senz'altro qualcosa di grave... ” pensa tra sé mentre le si avvicina e le pone una mano sulla spalla.
- Cosa ti è successo, Maya? - ripete ancora la donna, non avendo ottenuto alcuna risposta alla propria domanda... Questa volta la sua voce è più pacata e carica di tenerezza. - Non vuoi dirmelo? - insiste fissando il proprio sguardo in quello smarrito dell'allieva.
- Signora... - prorompe infine Maya gettandosi fra le braccia della donna e scoppiando in lacrime. - Signora Tsukikage, io... io ho bisogno di lei! - riesce appena a dire fra un singhiozzo e l'altro. - Ho smarrito l'amore della DEA SCARLATTA... Non riesco più a comprenderne i sentimenti. Cosa provava Akoya per Isshin? Cosa sono veramente le anime gemelle? - chiede con voce accorata.
Per qualche istante, la donna rimane in silenzio, come assorta, stringendo la giovane in un materno abbraccio e carezzandole i capelli arruffati. Poi, con un sospiro, la scosta delicatamente da se e con una mano le solleva il mento per poterla guardare negli occhi ancora pieni di pianto.
- Basta piangere, adesso... - le dice rivolgendole un sorriso pieno d'affetto mentre istintivamente le asciuga alcune lacrime. - Dunque, Maya... se l'intuito non mi inganna, devo dedurre che il tuo stato d'animo sia dovuto al fatto che ti sei innamorata... e che l'uomo che ami ti ha ferito a tal punto da indurti a non comprendere più i suoi sentimenti né i tuoi... -
Gli occhi della giovane si dilatano inverosimilmente per la sorpresa... Aveva deciso di recarsi dall'insegnante certa di ottenerne il conforto e la comprensione ma non si aspettava certo che lei intuisse tutto in modo così repentino e senza conoscere alcun dettaglio della storia.
- Dal tuo sguardo devo intuire che ho centrato la questione... - riprende con tono pacato la signora Tsukikage prendendola sottobraccio e conducendola nel giardino antistante la casa. - Vieni, cara. Facciamo una passeggiata... e mentre camminiamo potrai raccontarmi esattamente cosa è successo. -
Maya la segue docilmente e in modo altrettanto obbediente le racconta le ragioni del suo turbamento senza però menzionare il nome dell'uomo che è ne è origine.
Durante il racconto dell'allieva la donna resta in silenzio, di tanto in tanto sospirando mestamente, forse il suo pensiero ricorrendo a colui che fu e considera ancora la sua anima gemella.
- Capisco... - considera al termine della narrazione di Maya. - L'uomo che pensavi fosse la tua anima gemella, proprio come Isshin per Akoya, ti ha detto cose crudeli mostrandosi improvvisamente freddo con te... perciò non riesci più a capire cosa c'è nel suo cuore... -
La giovane annuisce semplicemente, non riuscendo a proferire altro tanto grande è il senso di vuoto che la pervade.
- E tu, tu l'ami veramente, Maya? - chiede dopo un attimo di silenzio. - Lo consideri la tua anima gemella? -
Maya si limita di nuovo ad assentire con un lieve movimento del capo ma questo è sufficiente per spingere la sua interlocutrice a rivelare, senza ulteriori esitazioni, il frutto della propria riflessione.
- Se è così, ricordati bene una cosa... - prorompe dunque con voce decisa. - Se lui è veramente la tua anima gemella, prova il tuo stesso sentimento. Quindi il suo atteggiamento ostile deve avere una qualche giustificazione! … Maya, se lui è veramente la tua anima gemella sicuramente sta soffrendo molto in questo momento... probabilmente più di te... -
 
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view post Posted on 22/4/2014, 09:17
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L’anima si manifesta trasformandosi in una vita. Mentre la vita si cela diventando un’anima.

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Capitolo 4

- Le anime gemelle... un'unica anima divisa in due... - continua la signora Tsukikage con voce arrochita dall'emozione mentre volge gli occhi verso il cielo sgombro da nuvole ed in esso vedendo, per un momento, apparire l'immagine del volto di colui che fu suo maestro e unico amore.
Un sospiro pieno di malinconica tristezza per il sentimento sfiorito proprio nel momento in cui iniziava ad aprirsi alla vita riempie la silente atmosfera che avvolge il giardino.
Socchiude gli occhi, l'anziana donna, per un istante... come per raccogliere le forze per continuare una dura lotta per la sopravvivenza in un mondo che non sente più suo ormai da tempo ma che sa di non poter lasciare fino al momento in cui la sua missione non sia compiuta. Poi, volgendo lo sguardo verso l'allieva riprende: - Le due parti... le due parti sono strettamente legate nel profondo... Se badi soltanto alle parole e alla superficie, non riuscirai mai a vedere la verità. L'importante è cosa c'è nel cuore... -
All'udire le ultime parole della donna, Maya ha come un sussulto... come se il significato di ciò che ha udito quel pomeriggio, e fino a quel momento rimasto per lei oscuro, stia iniziando a schiudersi alla sua comprensione. Involontariamente porta una mano al cuore e mentalmente ripete una, due, tre volte... l'ultima frase dell'insegnante: “ L'importante è cosa c'è nel cuore...” chiedendosi infine: “Cosa c'è nel suo cuore, signor Hayami...? Cosa c'è nel suo cuore...? Vorrei tanto che me lo rivelasse...”
Come leggendole nel pensiero la signora Tsukikage l'afferra per le braccia e con riacquistata presenza di spirito le dice: - Se lui è la tua anima gemella sa quello che tu provi... Quando ti senti felice anche lui è felice... Quando ti senti triste anche lui prova dolore. Per quanto vi troviate lontano le vostre anime riecheggiano... Come tu sei attratta da lui, lui è attratto da te. Come tu lo desideri anche lui non smette mai di desiderarti. Quando pensi a lui anche lui pensa a te! -
- Se siamo realmente l'uno parte dell'altra, lui prova ciò che provo io... lui sente il richiamo della mia anima... proprio come Isshin sentiva il richiamo dell'anima di Akoya... è così signora Tsukikage? - chiede tremante Maya.
- Si, mia cara... è proprio cosi! - le risponde l'insegnante rivolgendole un materno sorriso. Poi, nel desiderio di non lasciare alcun dubbio nel cuore della giovane, precisa ancora una volta: - Credi questo, Maya.. Se ti ha ferita è perché lui è ferito ancora più di te... Se pensi che lui sia la tua anima gemella devi avere fiducia in lui! Qualunque cosa accada, credi in lui... perché le vostre anime sono un'unica cosa! -
“ Le nostre anime sono una sola cosa... ” ripete Maya mentalmente come per fissare anche queste ultime parole nel proprio animo e per aggrapparsi alla speranza che esse sanno accendervi.
- Crederò in lui... - esclama infine la giovane mentre le lacrime tornano a rigare il suo volto. - Si, crederò in lui, signora Tsukikage... perché lui è la mia stessa anima... -
Un pianto liberatorio la scuote interamente nel pronunciare queste parole. L'anziana attrice, comprendendo per averlo vissuto in prima persona ogni singolo stato d'animo dell'allieva, l'accoglie nel suo abbraccio lasciando che il tumulto che sa agitarsi in quel giovane cuore possa infine placarsi e augurandosi che da quella tempesta riesca risorgere anche la vera DEA SCARLATTA.
 
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view post Posted on 26/4/2014, 14:38
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Complimenti, mia cara... una fic molto carina! :)
 
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L’anima si manifesta trasformandosi in una vita. Mentre la vita si cela diventando un’anima.

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grazie :)
 
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view post Posted on 23/7/2014, 13:40
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Capitolo 5

- Perdonami, Maya... - sospira mestamente Masumi mentre il suo sguardo si perde nella vastità del mare.
Affacciato alla veranda della grande villa di sua proprietà nella penisola di Izu, l'uomo non sa darsi pace per le lacrime che ha visto rigare il volto dell'amata, lacrime da lui stesso provocate. Al contempo è, però, fermamente convinto che la scelta, seppur dolorosa, di allontanarla da sé sia l'unica possibile per salvaguardarne la vita e che soltanto mostrandole indifferenza possa ottenere di tenerla lontana.
- Perdonami, Maya... ma non posso fare altrimenti! - ribadisce sentendo un nodo stringergli a tal punto la gola sino a togliergli il respiro.
- Maledizione! - impreca sopraffatto infine dall'angoscia, percuotendo con forza il marmo della balaustra con un pugno. - Devo proteggerti... ad ogni costo! -
La disperazione più profonda gli stringe il cuore. Dover rinunciare per sempre a colei che ama, proprio nel momento in cui la speranza che quel sentimento possa in qualche modo essere ricambiato sembra non essere più vana, è un pensiero insopportabile e solo l'illusione che quel sacrificio sia l'unico possibile prezzo da pagare per difendere la sua “ragazzina” da un pericolo altrimenti inevitabile gli da la forza di non abbandonarsi al desiderio di porre fine alla propria sofferenza con un folle gesto.
- La strada che ho scelto mi porterà alla perdizione perché dover tenere fra le braccia una donna che non sia tu significa rinunciare al mio cuore, quel cuore che tu, con il tuo sorriso e la tua semplicità, hai fatto risorgere dalle ceneri di una vita vuota e senza significato... Sposare Shiori significa ripiombare nell'oscurità di un mondo dove impera il gelido respiro della morte e solo sentimenti gretti e meschini trovano fertile terreno... Ma sono disposto a condannare la mia anima alla desolazione di un mondo fatto di tenebre pur di sapere che tu sei viva... e felice, in quel mondo ammantato dei mille colori dell'arcobaleno che tanto ami... Adesso soffri anche tu ma sono certo che presto i tuoi sentimenti per me svaniranno... Farò in modo che questo accada attirando nuovamente su di me il tuo odio... Tornerò a mostrarmi come l'uomo spietato e senza scrupoli che tanto è stato inviso ai tuoi occhi e accoglierò con gioia ogni tuo sguardo ed ogni tua parola colmi di disprezzo... Sopporterò tutto questo per te, amore mio... e se sarà necessario ti spingerò fra le braccia del mio rivale, di quel giovane che tanto ti ama e più degnamente di me. Con lui, almeno, potrai vivere quel sentimento puro e sincero che il tuo cuore di donna anela e che a me è negato donarti... Con lui, forse, potrai trovare la felicità che con me ti sarebbe preclusa... - La mente di Masumi si perde nei meandri dei mille vaneggiamenti verso cui l'afflizione lo conduce.
Non una lacrima scende da quegli occhi color del mare in tempesta ma si riversa sul cuore di un uomo abbattuto da un fato troppo crudele persino per chi, come lui, era passato più volte attraverso le vie del dolore e si era temprato al fuoco della sofferenza. Il suo respiro affannoso risuona nell'aria come quello di un naufrago che, combattendo contro impetuose onde, cerca di non lasciarsi soffocare dal mare di disperazione che lo assale... e nuota, nuota senza tregua.
- Anima mia... mia dolce Maya... - prorompe, infine, Masumi in un grido soffocato accasciandosi per terra, ormai depauperato da ogni forza. In quel mentre una cristallina voce di donna sembra giungere da lontano e parlare al suo orecchio.
- Non arrenderti... - gli sussurra piano. - Non rinunciare alla tua “Anima” perché ella è parte di te come tu sei parte di lei... -
D'istinto Masumi si alza lentamente facendo spaziare lo sguardo intorno a sé come a cercare una qualche eterea figura a cui attribuire quella voce... subito canzonando sé stesso per aver a tal punto spinto la propria immaginazione... e disperazione.
- Che sciocco! Che altro poteva essere se non un'allucinazione dettata dal mio stato emotivo... - si rimprovera l'uomo mentre un sorriso tra beffardo e deluso compare sul suo viso. Scuotendo il capo, poi, rientra in casa.
 
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view post Posted on 24/7/2014, 16:52
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Capitolo 6

A passi lenti, si dirige verso il fornito mobile-bar e, in un semplice tumbler, si versa due dita abbondanti di bourbon. Preso il bicchiere fra le mani, lo solleva fino all'altezza del viso e, con un delicato movimento della mano, agita lievemente il liquido in esso contenuto contemplandone gli ambrati riflessi. Per un lungo istante rimane intento in quell'operazione, accosta poi il contenitore al viso, inspira piano per lasciarsi inebriare dal profumo del liquore ed infine ne assapora lentamente il gusto.
Un fuoco vivo lo invade e gli riscalda il petto e le membra gelide nonostante la tiepida temperatura esterna.
Rinfrancato, Masumi si muove verso la poltrona che troneggia in mezzo al grande salotto e si abbandona mollemente su di essa per qualche minuto, la testa reclinata in un lato e sostenuta dal braccio destro. Nella mano sinistra tiene il tumbler contenente il bourbon e con un ritmico quanto involontario movimento continua ad agitarlo.
Il silenzio più completo permea la stanza, tanto che il suono prodotto dal leggero sciabordare dell'ambrato liquido all'interno del bicchiere risulta percettibile al suo udito, reso più acuto dallo stato di tensione emotiva.
In quella tacita atmosfera, Masumi tenta di porre in ordine i propri pensieri e ritrovare la lucidità necessaria ad affrontare la difficile situazione.
Relega in un angolo della mente il ricordo della voce udita pochi istanti prima, ritenendola solo il frutto della propria immaginazione, e riconferma in sé il proposito di allontanare per sempre Maya, convincendosi definitivamente che, seppur dolorosa, questa sia l'unica soluzione possibile per non mettere in pericolo la vita dell'amata.
Presa questa definitiva risoluzione, finisce di sorseggiare il bourbon e, deposto il bicchiere su un tavolino basso adiacente alla poltrona, comincia ad aprire svogliatamente alcune buste contenenti la posta del giorno e poggiate sul medesimo ripiano.
In quel medesimo istante, l'auto di Hijiri si immette nel breve vialetto che dalla via principale conduce alla villa e pochi metri dopo si ferma nell'ampio garage.
L'uomo ombra si affretta a scendere dalla vettura e, dopo essersi fatto annunciare, si dirige con passo celere verso la stanza dove si trova il proprio capo, quanto mai ansioso di vedere la reazione di quest'ultimo alla accorata, o meglio ancora, disperata richiesta di Maya Kitajima di incontrarlo nei panni dell'ammiratore segreto.
 
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Capitolo 7

- E così Maya vorrebbe incontrare l'ammiratore segreto... - ripete Masumi quasi facendo eco alle parole appena pronunciate dal fedele uomo ombra.
La sua voce è pacata, sicura... l'atteggiamento apparentemente distaccato, come se la notizia di quella insolita richiesta non susciti in lui alcuna emozione. Nulla sembra rimasto dell'intimo tormento che sino a pochi minuti prima lo aveva quasi condotto fuori senno e spinto a compiere il gesto estremo di togliersi la vita pur di far cessare il dolore acuto che gli stringeva il petto in una morsa.
- Sai bene che accetterò mai una richiesta del genere... - prosegue dopo un breve istante di silenzio mentre, preso nuovamente in mano il tagliacarte in argento con il manico finemente lavorato, si appresta ad aprire un'altra busta da lettere.
- Signor Hayami, mi permetta di insistere sul fatto di riconsiderare la sua decisione... Maya è veramente disperata ed ha bisogno di lei. Ha bisogno del sostegno di quell'unica persona in grado di restituirle la fiducia e il coraggio che le sono venuti meno... In queste condizioni non so se potrà affrontare la prova dimostrativa della “Dea Scarlatta”... Accetti la richiesta di Maya e si presenti finalmente a lei come l'ammiratore segreto... - ribadisce Hijiri con una veemenza tale da stupire sé stesso oltre che il suo interlocutore tanto che indietreggia leggermente e china lo sguardo in terra.
Masumi lo guarda sottecchi, accigliato... come a ricordargli che, per quanto grande la stima nei suoi riguardi, il suo posto non è abbastanza in alto da consentirgli un simile atteggiamento.
- Hijiri... te lo ripeto per l'ultima volta! - replica l'uomo con voce più che mai decisa, a sottolineare l'irrevocabilità della decisione presa. - La mia risposta è no. Hai capito bene... Hijiri? Non ho alcuna intenzione di rivelarmi come l'ammiratore delle rose! Non succederà mai! Mai e poi mai! Anzi, Maya non riceverà più alcuna rosa. -
L'uomo ombra non riesce a mascherare la propria perplessità di fronte a questa ulteriore decisione. Immaginava il netto rifiuto del proprio capo di incontrare la ragazza nei panni dell'ammiratore ma non si capacita della ragione che lo spinga a rinunciare per sempre a quel ruolo pur continuando a mantenere segreta la propria identità.
- Significa che l'ammiratore... - chiede, dunque, sperando di vedere scongiurato il proprio timore.
- Già, non esiste più. - risponde seccamente Masumi. Dopo una breve pausa soggiunge: - Dato che lei ha ricevuto una lettera d'avvio da parte sua... lascia le cose come stanno. -
Per nulla disposto ad arrendersi, Hijiri incalza ancora cercando di trovare una breccia nel muro che vede ergersi davanti a sé sempre più alto e solido. - Guardi che Maya ha pensato che quella lettera doveva essere uno scherzo di qualcun altro... ma se non la smentirò, la considererà come autentica...! -
- Non c'è bisogno che lei venga a sapere chi è il suo ammiratore... Anzi sarà meglio per tutti che non venga a saperlo mai... - replica Masumi deciso a chiudere definitivamente un discorso che per lui sta diventando troppo pesante.
Di tutt'altro avviso è Hijiri, la cui fervida intelligenza è all'opera per trovare un'argomentazione valida a smantellare le basi su cui si erge la decisione del capo ed indurlo a riconsiderare tutto in un'ottica più coerente con i suoi reali sentimenti.

* in questo capitolo come ne seguente riprendo i dialoghi del volume 49
 
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Capitolo 8

- Quindi è seriamente intenzionato a sposarsi con la signorina Shiori? - chiede l'uomo ombra dopo qualche istante di meditativo silenzio durante il ha elaborato un'astuta quanto azzardata strategia per distogliere il proprio capo dal più assurdo intento della sua vita.
Un luce si accende nei suoi occhi ma scuri occhiali da sole celano quel fulmineo brillio allo sguardo di Masumi che, ostentando un'indifferenza che è ben lungi dal provare, continua a trafficare con la posta accatastata sul tavolino.
- Ormai è deciso - risponde Hayami vanamente cercando di conferire alla propria voce un tono distaccato.
- Non prova più nulla per Maya...? - incalza allora Hijiri, avendo colto la mal celata tensione del capo, più che mai deciso a giocare tutte le carte a sua disposizione pur di farlo tornare sui propri passi.
- Infatti... - replica brevemente Masumi sperando di troncare in quel modo quell'angosciosa conversazione senza però dare al proprio interlocutore il desiderio di farlo. Sente una morsa stringergli il petto e quel prolungato dialogo ne acuisce ancor più le fitte sino a renderle insopportabili... ma non vuole mostrare quell'indicibile dolore, neppure davanti al suo collaboratore più fidato.
Ma Hijiri, niente affatto disposto a chiudere il loro incontro senza ottenere il risultato sperato, getta sul tavolo il suo poker d'assi... lasciando che un disteso sorriso affiori sulle sue labbra e un ampio respiro di sollievo gli riempia i polmoni.
Come previsto dall'uomo ombra, quel calcolato gesto non sfugge all'attenzione di Masumi che volge di scatto lo sguardo verso di lui... l'interrogativo impellente di vedere giustificata una tale reazione dipinto a chiare lettere sul suo volto.
- Hijiri...?! - chiede dando voce alla propria perplessità.
Più che mai convinto ad andare fino in fondo con la propria messa in scena, l'uomo si prepara a lanciarsi in un lungo monologo atto a sollecitare quello che ritiene il punto debole di Masumi Hayami.
“ Per quanto astuto e abile negli affari, resta pur sempre un uomo... un uomo innamorato! ” pensa tra sé l'uomo ombra mentre il timore di azzardare troppo si insinua nella sua mente. “ Si arrenderà mai davanti all'evidenza dei sentimenti che prova verso quella ragazza? Oppure questo mio ultimo folle tentativo si rivelerà del tutto vano e mi porterà via persino la sua stima? Comunque sia devo tentare... per il suo bene! ”
Prende, dunque, un respiro profondo, fissa lo sguardo sul volto del capo e con voce pacata inizia la sua performance.
- Adesso mi sento tranquillizzato. Credevo che lei amasse profondamente quella ragazza... - spiega. - Mio padre è rimasto sempre al servizio del vecchio presidente Hayami da quando quest'ultimo gli salvò la vita da giovane. Io ho sempre seguito mio padre sin da piccolo. Sapevo che da grande avrei lavorato per lei, signor Hayami... A partire dal comportamento, i vestiti, gli accessori, i libri, il modo di pensare... fino ad arrivare alle preferenze in fatto di cibo... Ho preso lei come modello in tutto. Quando ricevevo i suoi vestiti smessi, mi sentivo felice. Indossandoli, fingevo di essere lei. Leggevo tutti i libri che leggeva lei. Ho amato tutto ciò che piaceva a lei. Quindi può immaginare... - e a questo punto fa volutamente una pausa, come per raccogliere le forze necessarie per portare a termine la propria confessione, ma in realtà scrutando il volto del capo per carpirne la reazione. - … quale sentimento ho incominciato a provare nei confronti di quella ragazza che lei diceva di amare... -
- Hijiri...! - riesce a dire solamente Masumi ma nel tono della sua voce è palese tutto il turbamento che le parole appena udite hanno prodotto in lui.
Incurante di quella reazione, l'uomo ombra prosegue la sua rivelazione.
- Ho apprezzato sempre più quel suo animo semplice e schietto quando la contattavo come suo sostituto. Capisco molto bene perché lei fosse tanto attratto da quella ragazza. E ora non intendo più reprimere questo sentimento, dato che lei, signor Masumi, si è chiamato fuori gioco... Se non le dispiace, adesso... Maya Kitajima me la prenderò io! - conclude l'uomo ombra ben rimarcando l'ultima frase e, poi, volutamente lasciando scendere un silenzio improvviso tra lui e il capo.
 
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Capitolo 9

A quelle parole Masumi Hayami rimane pietrificato, incapace di qualsiasi reazione, tanto inattesa la confessione appena udita dalle labbra del suo più collaboratore. Gli sono necessari diversi secondi prima di essere in grado di riprendere, almeno apparentemente, il controllo sulle proprie emozioni.
- Ma che...? Che diavolo dici... Hijiri...?! - chiede l'uomo con una voce talmente incerta e tremula da non sembrargli la propria. - Tu... prenderti Maya...? -
Resosi conto della propria manifesta debolezza, Masumi impreca mentalmente maledicendo la propria incapacità di autocontrollo. Il suo cruccio più grande, però, non è tanto quello di non essere riuscito a dominare i propri sentimenti in presenza dell'uomo ombra, quanto quello di aver fallito con sé stesso e con il suo proposito di allontanare Maya dal proprio cuore, rinunciare a lei anche se questo avesse voluto dire spingerla fra le braccia di un altro uomo... In realtà, era Sakurakoji che aveva immaginato nella veste di “angelo consolatore”, quel ragazzo che da tanto sapeva innamorato della sua ragazzina e che con lei condivideva la passione per il teatro e lo stesso palcoscenico... Sapeva che Maya gli voleva bene e, anche se i suoi sentimenti erano di natura diversa da quelli del giovane attore, era certo che presto o tardi ne avrebbe accettato l'amore e che con lui avrebbe potuto essere felice. Non aveva ipotizzato lontanamente che qualcun altro potesse avere delle “pretese” sulla sua “ragazzina”, meno che mai il suo uomo di fiducia, e questo aveva prodotto in lui uno shock tale da demolire il castello delle sue convinzioni.
“ Perché il pensiero di sapere Maya accanto a quel ragazzo mi era quasi sopportabile mentre non riesco ad accettare l'idea che possa appartenere ad Hijiri? ” si chiede mentalmente Masumi mentre la scomoda risposta affiora piano alla sua mente. “ Forse perché in me vive la speranza che Maya, pur accettando l'amore di Sakurakoji, non lo corrisponderebbe mai pienamente e continuerebbe a coltivare nel suo cuore il sogno dell'ammiratore. Se invece fosse Hijiri a dichiararsi... cosa succederebbe? Hijiri è un uomo... non un ragazzo. Un uomo con qualità non indifferenti... Potrebbe riuscire a conquistare la “mia ragazzina”, prendere quel posto che sinora è appartenuto all'ombra scarlatta che io rappresento...?”
Una fitta di dolore al petto, gli toglie improvvisamente il respiro e solo con grande sforzo riesce a riprendere il controllo, perso per l'ennesima volta in pochi minuti. “No... lei non dimenticherà mai l'ammiratore...” cerca di convincersi l'uomo... “non può farlo!”
Quindi, tentando di mascherare il più possibile il proprio turbamento e sperando così di recuperare punti rispetto alla posizione conquistata dall'interlocutore, riprende con una voce che sarebbe potuta apparire atona ad un orecchio meno attento di quella dell'uomo ombra al quale, però, non sfugge la vibrante tensione che la permea: - Ridicolo...! Come farai? Il suo cuore appartiene ad un altro... -
- Sarà molto facile, signor Masumi! - replica sornione Hijiri mentre la felina espressione del gatto che sta per divorare il topo si dipinge sul suo volto. - Mi presenterò a Maya... come l'ammiratore delle rose scarlatte! -
 
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view post Posted on 29/7/2014, 21:55
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L’anima si manifesta trasformandosi in una vita. Mentre la vita si cela diventando un’anima.

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Capitolo 10

Ondate di dolore, angoscia, sconforto, disperazione, impotenza... avvolgono Masumi in un turbine emotivo di devastante intensità, scuotono nel profondo ogni fibra del suo essere fino a depauperare la sua mente dell'ultimo residuo barlume di lucidità. Un'improvvisa rabbia si fa allora strada nel cuore dell'uomo, una rabbia insospettabile, una rabbia che acquista maggiore intensità ad ogni secondo che passa... tanto da indurlo, senza che neanche se ne accorga, a balzare di scatto in piedi e fissare lo sguardo stravolto in quello dell'interlocutore.
Hijiri, consapevole di aver distrutto ogni residua difesa del capo, se ne addolora profondamente ma, allo stesso tempo, rafforza la propria convinzione di non poter cedere alla pietà proprio nel momento in cui la vittoria gli si presenta davanti. Sa di dover spingere l'uomo a cui è devoto oltre i limiti della ragione se vuole salvarlo impedendo che perseveri in scelte che lo renderanno infelice per sempre, e con lui le persone che lo circondano. Pertanto, si prepara ad affondare il colpo finale...
- Visto che lei non ha la minima intenzione di uscire allo scoperto... - riprende l'uomo ombra mentre, con ostentata sicurezza, volge le spalle al capo e fa per andarsene - … non le dispiacerà se ne approfitterò io... Dico bene, signor Masumi? -
Senza attendere la risposta, lo saluta cortesemente e si dirige verso la porta.
- Aspetta, Hijiri...! - gli intima, però, Masumi con il volto acceso di folle rabbia. - Non dirai sul serio?! -
Senza neanche accorgersene, afferra il tagliacarte che si trova sul tavolino, e con cui poco prima stava aprendo la posta, e lo lancia con forza nella sua direzione. L'arnese colpisce di striscio l'uomo ombra, ferendolo lievemente sul collo e tagliandogli una ciocca di capelli, per poi conficcarsi nel legno della porta.
Di fronte alla brutalità del suo stesso gesto, Masumi riacquista la lucidità e si maledice mentalmente per aver permesso alle proprie emozioni di dominarlo a tal punto da spingerlo ad un abominio di cui mai si sarebbe ritenuto capace.
Pur avendo consapevolmente provocato il capo Hijiri, la violenta reazione di lui lo sorprende non poco, essa superando ogni previsione.
Con prudenza, si volge indietro e con sguardo interrogativo resta in attesa della prossima mossa dell'uomo...
- Scusami... Hijiri...! - dice Masumi con voce malferma, parlando più a sé stesso che al proprio collaboratore. - Ma questo non te lo lascerò fare...! Non... non devi farlo...! Altrimenti... sento che potrei ammazzarti! -
All'udire quelle parole, la tensione dell'uomo ombra si allenta e il suo viso prima contratto si distende. Stacca, quindi, il tagliacarte dal posto in cui si era conficcato e, fatto qualche passo verso il centro della stanza e lo depone nuovamente sul tavolino.
- Finalmente ha rivelato i suoi veri sentimenti... signor Hayami! - prorompe, dopo qualche istante. - Lei mi da molto da fare, sa...? Non farei mai una cosa del genere...! Piuttosto che lasciarsi fregare quella ragazza da qualcun altro... lei sarebbe disposto ad uccidere, persino me. Ci rifletta bene, signor Masumi! - Quindi, senza ulteriori indugi: - Che cosa vuole fare, nonostante continui a provare questo sentimento? Se si sposerà con la signorina Shiori spinto dal senso di colpa, non renderà felice nessuno. Ha intenzione di continuare a vivere nel rimorso e nell'angoscia per tutta la vita...? Tanto tempo fa lei rimase attratto da Maya... è diventato il suo fan numero una... ha continuato a sostenerla da dietro le quinte, tenendo nascosto il profondo amore che prova per lei...! Si presenti senza mezzi termini a quella ragazza come l'ammiratore, signor Masumi! Poi prenda la decisione migliore per lei! Qualunque tempesta incontri in futuro... viva rimanendo sempre onesto con se stesso! -
Masumi, silente, ascolta le parole dell'uomo che per l'ennesima volta si presenta come un amico piuttosto che come un dipendente. Non sa cosa dire, se non il semplice - Grazie... - che gli sgorga spontaneo dal cuore e che racchiude le mille inespresse parole che vorrebbe rivolgergli per ringraziarlo di quanto ha fatto per lui in quegli ultimi minuti, pur potendo presagire il pericolo insito in un atteggiamento così provocatorio.
- Di nulla, signor Hayami... - risponde con un sorriso. - Adesso vado... organizzerò il fatidico incontro tra Maya Kitajima e il suo ammiratore segreto... se per lei va bene! - chiede poi attendendo una conferma.
- D'accordo, Hijiri... vai pure... - annuisce Masumi, accompagnando le parole con un gesto del capo. - Vorrei incontrala qui, ad Izu... - soggiunge mentre i suoi pensieri corrono lontani, alla notte passata in crociera... - ...sulla spiaggia antistante alla villa... -
- Come desidera! - risponde Hijiri ormai sulla soglia della porta ma Masumi lo ferma...
- Prima di andartene, vorrei sapere una cosa da te... -
- Chieda pure, signor Hayami... - replica con pacatezza l'uomo ombra.
- Vorrei sapere se... se tutto ciò che hai detto era una messa in scena... intendo dire i tuoi sentimenti per Maya, perché sono certo che il resto corrisponda a verità... oppure se per lei, tu... - la sua voce si incrina e un nodo alla gola gli impedisce di portare a termine la frase.
- Che altro potrebbe essere se non il frutto di una commedia appositamente inscenata per mettere lei di fronte ai suoi sentimenti...? - risponde sibillino Hijiri, stando attento ad evitare che dal tono della voce possa trasparire la verità e cioè che quella ragazzina all'apparenza così insignificante ha conquistato anche il suo cuore...
Chiusosi la porta dietro le spalle, l'uomo ombra si poggia su di essa, esausto per la dura lotta affrontata nell'ultima ora. Prende un profondo respiro e, attraversata la casa, si dirige verso il garage. Mentre conduce l'auto sulla via principale, rivolge un ultimo pensiero al proprio capo: - Pensi alla sua felicità, signor Masumi! Anche se questo significherà che dovrò rinunciare alla mia... Per il bene che ha fatto alla mia famiglia, sacrifico volentieri il mio cuore...! Sia felice... almeno lei! Questo è il mio desiderio... -
 
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view post Posted on 3/5/2016, 12:19

casalinga

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finito cosiiiii
 
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