lettera al figlio, tratto da promessa d'amore eterno

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view post Posted on 22/1/2014, 13:40
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L’anima si manifesta trasformandosi in una vita. Mentre la vita si cela diventando un’anima.

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Lettera al figlio

Figlio mio,
nel momento in cui riceverai questa lettera l'ultimo raggio di sole sarà ormai calato su questa mia assurda e tormentata vita… Sento che i giorni che mi restano da vivere su questa terra sono pochi e non voglio lasciare nulla di irrisolto... non con te, almeno...
Ho vissuto senza mai curarmi di niente e di nessuno fuorché di me stesso... Ho nutrito il mio egoismo fino al limite estremo del non ritorno.
Ah... tenebre... solo tenebre per la mia vita!
Tutto doveva concorrere a soddisfare la mia smania di potere e di possesso e, coltivando quest'unica pianta di perdizione, ho reso impossibile la vita a tutti coloro che hanno avuto la sventura di incrociare il proprio destino col mio...
Ho distrutto la vita della donna che desideravo, inseguendo nella mia ossessione, un'immagine che non era la sua... cercando invano di piegarla nello spirito con ogni sorta di inganni e meschinità.
Ho sacrificato sull'altare di questo pseudo-amore persino la vita di tua madre, la più dolce e amabile creatura mai esistita... Lei avrebbe potuto salvarmi dal baratro di morte in cui ho camminato giorno dopo giorno fino al momento d’incontrarla... ma chiuso nel mio oscuro mondo, fatto solo di odio e vendetta, ho respinto quel raggio di speranza che mi veniva offerto con infinita semplicità e devozione... Ho allontanato più che potevo quella luce dal mio sguardo, rifiutando il bene che da essa poteva nascere...
Quella, però, non è stata ancora l'azione più nefanda da me compiuta... Il momento in cui ho davvero toccato il fondo è stato quando ho trascinato te, ancora bambino, ingenuo e pieno di sogni, nella spirale di indegni sentimenti che avvolgeva il mio cuore... Ti ho impedito di vivere la tua vita, imponendoti un destino che non ti apparteneva... ti ho sacrificato affinché la mia ossessione potesse infine realizzarsi...
Ho tracciato per te un cammino fatto di solitudine e rinunce... un cammino fatto di dolore e rimpianto… Ti ho persino imposto un matrimonio d'interesse pur sapendo che il tuo cuore apparteneva alla “medesima dea” che aveva ammaliato me anni prima, incatenando la mia mente alla sua immagine... un pensiero che in te, però, non si era rivestito d'ossessione ma aveva assunto il profumo di quelle rose dietro cui celavi il tuo sentimento...
Ho minacciato di distruggere la donna che amavi se non ti fossi piegato al mio volere... eppure neanche allora mi hai abbandonato... neanche allora mi hai rinnegato...
Non ti nascondo che ho, cinicamente, pensato che avessi un tornaconto in questo tuo rimanere... Dopotutto ti ho insegnato io ad essere un ottimo affarista, il migliore della piazza... e lo sei!
Non potevo e non volevo riconoscere che tra noi esistesse un legame che va oltre l'interesse... l’unica cosa che riuscivo a vedere e temere era che avresti potuto prenderti la Daito e l’intera fortuna degli Hayami senza difficoltà alcuna e lasciarmi sul lastrico… sapevo che avevi i mezzi e le capacità per farlo…
Ma non lo hai fatto… neanche allora…
Ti chiederai perché ho scritto tutto ciò… Forse per il desiderio di redenzione da una vita che ora riscopro abietta e senza senso… forse nel semplice tentativo di ritrovare la mia anima smarrita nei sentieri del tempo… o forse per cullare il sogno che anche per me esista la speranza di lasciare un ricordo che sia degno di memoria…
La verità è che non ho una risposta se non quella che sorge spontanea dal mio vecchio e malato cuore… ho finalmente visto al di là di quel velo che finora ha offuscato la mia vista… ho finalmente dato ascolto alla voce interiore che per tutta la vita ha continuato, inascoltata, a parlarmi… quella voce che mai tace finché non trova l’orecchio disposto ad udirne il suono…
E quella voce mi dice che io sono tuo padre e che tu sei mio figlio, un figlio amato dal primo istante in cui è entrato nella mia vita e che continuerò ad amare per sempre, anche dopo il termine dei miei giorni…
Perdona, Masumi, se puoi il male fattoti da quest’uomo vecchio e stanco che pone nelle tue mani l’unica suo vero tesoro… un cuore pieno di riconoscenza ed affetto.

Addio.
Tuo padre,
Eisuke Hayami
 
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view post Posted on 28/7/2015, 21:09
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Bella e intensa, sofferta e sentita, mi ha colpito molto. Un autentico Mea Culpa.
In realtà, non so se Eisuke sia capace di redimersi, francamente ho i miei dubbi su un tale personaggio, sarà che non credo nella capacità di riscatto di certi uomini; però, nel maga resta colpito dallo spirito di Maya, e pare dispiaciuto quando Masumi si allontana da casa... che la Miuchi voglia farlo pentire delle sue malefatte? Vedremo...
Comunque, complimenti per questa storia, sul serio.
 
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1 replies since 22/1/2014, 13:40   172 views
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