Masquerade

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tenshina
view post Posted on 11/10/2011, 08:45 by: tenshina
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Stregone/Strega quasi professionista

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CAPITOLO 6

Come splendeva caldo il sole novembrino di quella mattina.
Maya pensò che fosse dovuto sicuramente al suo stato d’animo più leggero. L’apparizione del signor Hijiri ed il messaggio del signor Hayami le avevano instillato nuova forza.
Arrivò sorridente agli studi di prova e salutò tutti con un sorriso che pensava di aver dimenticato. Sakurakoji, incuriosito, le si avvicinò chiedendole a cosa fosse dovuto quel cambio d’umore gradito quanto inaspettato.
Maya gli rispose con trasparenza: “Il mio ammiratore è tornato da me, non mi ha abbandonata!”
Lo sguardo del ragazzo si fece di ghiaccio infuocato: “Come puoi ancora farti influenzare dalle sue misere lettere? Non ricordi il dolore che hai sofferto in queste ultime settimane? Perché ti ostini ad amare un uomo che non conosci, quando… quando…” – l’attore si bloccò, aveva visto il sorriso di Maya incrinarsi, ma ormai aveva espresso il suo pensiero – “quando io ti sono stato accanto in quei momenti? Perché non ami me?!”
Maya restò per un istante muta, valutando le dure parole dell’amico. Voleva mettere tutto in chiaro, non aveva senso prolungare la sua incertezza.
“Sakurakoji, mi dispiace. Ciò che dici sarebbe giusto se io non conoscessi nulla di quella persona, ma quelle che tu chiami ‘misere lettere’, sono frammenti della sua anima che egli mi dona ogni volta. E’ vero, ho sofferto! Ma anche lui è stato tormentato! E’ vero, tu mi sei stato vicino, ma ‘devi’ sapere che per me sei il più caro amico, sei il fratello che non ho mai avuto! Non posso trasformare questi sentimenti nell’amore di anime! Ti prego, accettalo!”
Sakurakoji tentò di dire qualcosa, ma rinunciò di fronte a tanta veemenza. Decise di dirigersi negli spogliatoi.
Maya fece per seguirlo, ma fu bloccata da Kuronuma.
Il regista aveva notato il cambiamento d’umore di Kitajima e aveva assistito allo scambio tra i due ragazzi. Finalmente aveva visto la grinta sul volto della sua prima attrice.
“Non seguirlo, ha bisogno di stare solo. Non ti preoccupare, vedrai che capirà… E tornerà ad essere l’amico che tu conoscevi.”
“Lo spero veramente!” – singhiozzò la ragazza.
“Kitajima, tu hai fatto la tua scelta, è giusto che lui l’accetti. Ora che hai preso la tua decisione e sei uscita dalla coltre dell’incertezza, riversa tutto il tuo essere in Akoya e nella tua dea!”
“Signor Kuronuma…” – Maya lo guardò commossa. Aveva bisogno del suo sostegno in relazione a Sakurakoji – “Grazie. Vedrà che riuscirò ad interpretare una dea umana, che lascerà a tutti un ricordo indelebile.”
“Sono felice di sentirtelo dire! E ora: a lavoro!”
Maya si diresse verso gli altri membri della compagnia, mentre Kuronuma si appostò fuori dagli spogliatoi. Voleva attendere Sakurakoji per valutarne le intenzioni.
Qualche minuto dopo l’attore uscì e, trovandosi di fronte il regista, fece per evitarlo. Kuronuma lo afferrò ad un braccio: “Che hai intenzione di fare Sakurakoji?”
“Non lo so ancora! So solo che voglio uscire e passare del tempo per conto mio. Non mi aspettavo che Maya fosse tanto ingenua!”
“Potrei dire lo stesso di te! Era chiaro dall’inizio come Kitajima non ricambiasse i tuoi sentimenti. Hai confuso la pièce teatrale con la realtà. Non hai voluto vedere la verità nascosta dietro i suoi occhi. Fidati di lei. Fidati del suo buon animo! Sono sicuro che sorprenderà tutti!”
“Ma come posso accettare tutto di buon grado? Io l’amo! E lei invece preferisce un’ombra a me.”
“Tu l’ami… non vuoi per questo vederla felice? Se la sua felicità è amare quell’anima sconosciuta chi sei tu per impedirglielo? Kitajima ti ha detto chiaramente che non potrà mai ricambiarti! Non ti è sembrata abbastanza chiara?”
L’attore titubò per qualche secondo: “Si, certo. E’ stata chiara, ma forse, se aspettassi…”
“Sakurakoji non fare il bambino. Dovresti ormai sapere che certi sentimenti ci sono o non ci sono, sbocciano o non sbocciano. Maya ti conosce ormai da sette anni, pensi che se ti potesse considerare più di un amico non l’avrebbe ancora scoperto? Le due questioni, quella dell’ammiratore sconosciuto e la tua, sono distinte. Se anche Maya non amasse più lui, non amerebbe comunque te. Quindi, ora se vuoi prenderti un giorno per riflettere fa pure, ma domani ti voglio di nuovo qui a provare!”
“Si… signore. Farò come dice. E… grazie.”
Con passo lesto si avviò verso la porta: avrebbe passato la giornata al mare. Passeggiare sulla sabbia con le onde invernali che rumoreggiavano l’aveva sempre aiutato a riflettere. Avrebbe sicuramente ritrovato la serenità.

Masumi Hayami era arrivato alla solita ora in ufficio. Anche lui si sentiva l’animo un po’ più sollevato: sapere come Maya si fosse tranquillizzata alla comparsa del suo collaboratore l’aveva confortato. Ma era ancora ben lungi dal provare felicità. Sapeva che per quell’obiettivo avrebbe dovuto rischiare tutto quanto aveva e sapeva che troppe erano ancora le mani da giocare in quella partita: doveva ancora capire fin dove poteva spingersi.
Attendeva con impazienza l’arrivo della sera con il nuovo rapporto di Hijiri. Occupava alacremente il tempo attendendo a tutti gli impegni presi per la giornata.
La serata sarebbe stata tranquilla: Shiori era impegnata con le altre signore del club di giardinaggio in un evento benefico a favore della protezione e salvaguardia delle acque marine. Lui avrebbe potuto dedicarsi al piacere dei ricordi, come sempre faceva quando era solo.
Mitsuki vegliava sempre con interesse.
 
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52 replies since 4/10/2011, 13:01   888 views
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