Addio, Shiori!

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view post Posted on 10/5/2011, 19:24
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Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.

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"Addio, Shiori!"

(ispirato al drama e al capitolo XXII su rivista di Garakamen)




Dove sei andato, Masumi?
Il mio cuore è avvolto in una spirale di angoscia, al pensiero che il nostro incontro sulla nave, così come i nostri abbracci, ti siano scivolati addosso come acqua di fonte.
Sento bruciare la pelle dappertutto.
I miei occhi sono arsi dale fiamme del mio cuore e mi impediscono di trovarti.
Cammino senza meta, sotto la prima neve di Tokyo e, finalmente, ti vedo.
Dimmi, Masumi, che ne sarà di me?
Sarà condannata per sempre a vederti attraverso una parete di cristallo?
E' questo il simbolo della incomunicabilità tra i nostri due mondi?
Lei - Shiori - è triste, adesso, seppur bellissima come sempre.
E' perfetta per te, come io non sarò mai: del resto, se ti sono apparsa <apprezzabile>, sulla nave o quella volta in cui cenammo insieme ed io ti gridai in faccia il mio disprezzo, è stato solo merito tuo: tu mi hai fatto dono di ciò che, secondo il tuo gusto, mi rendeva bella.
Ché, da sola, non ci sarei mai arrivata.
Questo vetro è freddo ed io vorrei fondermi con esso per esserti più prossima ed udire, finalmente, quelle parole che ancora non mi hai detto, ma che ho creduto di percepire con chiarezza in tante occasioni.
Un uomo mi avvicina e mi dice che non posso stare qui davanti, ché questo è un locale di gran lusso, riservato a persone splendendi e cariche di soldi come tu e Shiori, di fatto, siete.
Aspetto che il buttafuori se ne torni da dove è venuto per riappiccicare il nasino al vetro.
Ma, come nelle più lucide, spaventose follie d'amore, mi balena in mente una idea: c'è una uscita di sicurezza.
E' aperta appena, ma rappresenta pur sempre uno spiraglio, un modo per riprendere contatto con la tua realtà.
Decido di usarla.
Mentre cammino quatta quatta, nascondendomi dietro le colonne di lucido marmo, mi pare di udire già la tua voce resa rauca dal fumo spiegare qualcosa che non mi suona del tutto chiaro.
E' uno sguardo languido quello che le hai rivolto?
Ora, le stai sussurrando qualcosa sulla sua bellezza, sul fatto che egli sia immeritevole di cotanta donna. E, forse, ha ragione.
Anche se la mia ingenuità, oramai, pare diradarsi come nebbia al sole, continuo a pensare che Shiori Takamiya abbia un che di speciale, che possegga quella grazia e dolcezza necessarii a sciogliere il cuore dell'uomo più duro.
Ma,quest'oggi, ella ha qualcosa che non va: noto una piccola ruga tra due sopracciglia folte e scure.
"Che cosa ci facevi con quella ragazzina, Masumi-sama?" gli domanda con aria uggiosa "Io, da molto tempo, mi sento inquieta, specie dacché ho saputo che l'hai sostenuta per molto tempo nel segreto. E, ora, non riesco neppure ad immaginare che cosa possa essere successo tra voi sulla Astoria."
Solo gli dèi possono sapere quale volto avesse il signor Hayami davanti a quel letto a baldacchino adornato nella maniera più orribile e viziosa.
Un letto che non abbiamo mai usato!
La sta rassicurando ancora, ma non è certo la risposta che io, se fossi in lei, vorrei sentire:
"La chiave era introvabile. Non abbiamo usato la camera, se è questo che vuoi sapere."
Ed ella sembra davvero contenta di udirlo parlare in quei termini.
Mi chiedo se, alla sua età, si possa essere tanto sciocchi e ingenui! Od essere felici sol perché il proprio uomo, per forza di cose, non ha consumato un tradimento!
C'è tradimento peggiore del consumare un frettoloso amplesso. Ed è tutta la dimensione del <sognato> e del <non detto> a condannare per sempre chi non osa spingersi su un qualsiasi giaciglio.
"Sapevo che non eri capace di tradirmi, Masumi!" esclama Shiori.
Il suo viso sollevato, però, ha il potere di cacciare me all'inferno.
L'avresti usata, se io ti avessi fatto un minimo accenno?
Sì, non posso sbagliare: mi è parso di intravedere una passione ardente, sul tuo volto.
E, poi, la promessa di ritrovarci da soli ad Izu non era, forse, foriera di speranza per noi due?
Certo, fra me e Shiori , è lei che ha una marcia in più: è fragile e delicata e gli uomini hanno un debole per chi necessita di protezione.
Alla fine, le dici una frase <strana>:
"Voglio essere felice."
Vuoi ripeterlo, Masumi?
Il cuore mi si scioglie nel petto, all'udire la tua cara voce affermare un nobile desiderio con il calore tipico dell'uomo innamorato.
Ora, Shiori si è alzata: dice che ha paura di avere un volto orribile e che è il caso di usare il bagno per sistemarsi.
Se ne va a schiena diritta, ma ha un che di strano nell'andatura. Che idea balzana lasciare il proprio fidanzato in un momento cruciale per il futuro di entrambi.
La seguo con lo sguardo; poi, i miei occhi si fermano su Masumi.
Mi pare di percepirne il cuore stretto dall'angoscia e dai sensi di colpa e vorrei raggiungerlo.
Passano diversi minuti e, quando decido di venire allo scoperto, egli mi previene.
Sentiamo urlare, prima ancora che i nostri sguardi si incrocino.
E non si tratta di grida normali: chi lo sta facendo ha, di certo, davanti uno spettacolo raccapricciante.
Qualcuno dice che si tratta di un film horror in diretta: non mi ci vuole molto per capire che cosa è accaduto.
Lei lo ha fatto.
Sta provando l'ultima carta che possa indurre un uomo a capitolare.
Che succederà se Masumi dovesse aver paura?
Tornerà ad essere il silente donatore di rose scarlatte?
E, soprattutto, mi dirà che non è più il caso di ritrovarsi a Izu?
Mi avvicino - con le gambe che sembrano piombo allo stato puro - alla scalinata che porta al piano superiore, ma vengo preceduta dalle sirene e, a seguire, da un fuggifuggi di persone in camice bianco: il tap tap degli zoccoli è accompagnato dallo sferragliare di una barella.
Getto uno sguardo distratto sulle rotelle: girano impazzite intorno ad un asse sottile, lasciando segni orribili alla vista sul pavimento di travertino.
Ed eccola.
Così pallida da sembrar morta.
Il suo incarnato si confonde con la federa bianca.
Al centro del lenzuolo, campeggia una macchia rosso scuro: il suo trionfale vessillo.
E' in quell'istante che il mio sguardo incontra quello azzurro di Masumi.
Si perde in quello azzurro di Masumi.
E' come se l'<universo del non detto> si amplificasse a dismisura, nel tentativo di separarci inesorabilmente.
"Io vengo con lei." ho la forza di chiedere "Hayami-san, la prego, mi lasci venire in ospedale!"
"Non credo sia il caso." risponde con tono sordo, ma senza astio alcuno nella voce.
Anzi, pare sia suo intento difendermi, preservarmi dall'ennesimo colpo mortale infertomi dal destino.
"Non vada in ambulanza!" lo imploro "Prenda l'auto! Io...ho bisogno di lei!"
Mi porto le mani agli occhi:
"So che le parrò immatura, ma è mio desiderio starle vicino.."
Vedo che sgrana i suoi grandi occhi.
"Ma di che cosa hai paura?" mi domanda con dolcezza, leggendomi nel pensiero "Temi che io ti abbandoni, è così?"
E mi prende la mano, sorridendo.
"Va bene." accondiscende "Accompagnami. Ma non allontanarti da me. Ci saranno i Takamiya al gran completo e ti tempesteranno certamente di domande."
E' come se temesse per me, ma non è solo questo. Ciò che dice a chiosa della nostra conversazione mi turba dolcemente:
"Sono io ad avere bisogno della tua vicinanza."

***



Saliamo in auto, silenziosi.
S'ode con impressionante veridicità ogni suono: dallo sportello che sbatte alla chiave che gira veloce.
La berlina scura si muove: la velocità non è né sostenuta né lenta.
Rispecchia di certo l'indecisione di Masumi.
"Lascia che ti dica che, al di là del fatto di gradire la tua presenza al mio fianco, non sono contento della tua scelta di seguirmi." mi dice, gli occhi fissi sulla strada.
"Ma io ho...paura di lasciarla." torno a spiegargli.
"Maya, ti basti sapere che non ho intenzione di tornare sui miei passi. Come potrei, dopo quanto accaduto?"
"Dopo quanto...è accaduto?" ripeto "Hayami-san, ho bisogno che lei sia chiaro una volta per sempre. Oggi, per la prima volta da quando...ci siamo incontrati, sento la necessità di essere rassicurata. Ho bisogno di sapere."
"Sapere che cosa?" chiede Masumi stupefatto.
"Sapere perché non ha usato quella stanza...con me, ad esempio."
Lo vedo scoppiare in una fragorosa risata. La sua bellezza è così radiosa e sconvolgente da conquistarmi del tutto.
"Ma come fai?" sussurra "Soltanto tu sei capace di farmi trovare il lato comico della vita in un momento così drammatico!"
Ma il mio viso è serissimo ed egli tace, come se, d'improvviso, si sentisse in colpa.
"Scusami," soggiunge "non era mio intento prenderti in giro."
"Però,evidentemente," ribatto "se non fa certe cose, è perché mi ritiene ancora immatura."
"No." afferma Masumi perentorio "E mi stranizza che tu abbia ancora dubbi di tal fatta."
Tace per un momento, rosso fino all'attaccatura dei capelli:
"Se non ho usato quella camera con te, è perché mi faceva schifo. La stanza è stata prenotata da Shiori perché ...consumassimo il nostro primo amplesso. Come potevo invitarci te? Quel momento, quando lo vivremo, dovrà essere perfetto. E sarà di certo quel posto in cui mi sento me stesso e nel quale...sei stata ufficialmente invitata."
"Allora..." balbetto "non se ne è pentito. Vuole ancora che io la raggiunga ad Izu..."
"Pentirmene!" ripete Masumi al culmine dello stupore "Non posso rinunciare alla mia felicità: sarei un pazzo. Né posso pensare di far felice qualcuno diventando io stesso infelice."

***



Arrivare in ospedale spegne ogni mio entusiasmo, come anche il suo: scendiamo dall'auto, prendendoci per mano.
E' una stretta forte, disperata quasi.
E mi rammento delle sue parole di prima; ho una sola immagine, nella testa, e la caccio via con forza.
Mi chiede di lasciarlo entrare da solo per non turbare Shiori ed io lo assecondo, seppur mal volentieri.
Ci sono degli uomini, nella stanza, ed arguisco si tratti del nonno e del padre della sua...fidanzata.
Urlano, sbattono qualcosa.
Il fatto che s'oda piangere Shiori mi rassicura sulle sue condizioni di salute.
E, poi, vedo <lui>.
Sono stupìta di trovarlo in questo ospedale, ma so che ha dei problemi di salute e, forse, è qui per curarsi: il vecchietto della bibita in lattina, il compagno di tanti <parfait> al cioccolato ha il volto teso, quasi granitico.
Abbozza il sorriso di chi sa di aver davanti una brava ragazza, una che non contraddirebbe mai un adulto e, soprattutto, <sa come va il mondo>.
Sto per salutarlo, ma egli mi previene:
"Il gioco è finito, Maya-chan."
E passa oltre, scioccandomi.
"Che significa?" ho appena la forza di chiedere. Egli mi fissa serio:
"Se non vuoi che vada incontro alla rovina, devi lasciarlo. Devi convincerlo del fatto che, senza mezzi, sarà avviato a certo declino. E trascinerà in quel gorgo anche te."
"Hayami-san!" esclamo "Lei è Eysuke Hayami!"
Annuisce:
"Spero che tu abbia compreso bene il discorso."
"Credo che non conti nulla, per Maya." dice Masumi "Così come non conta nulla, per me."
Sono trasalita, ché non mi ero accorta della sua presenza alle mie spalle.
"Sei destinato al fallimento completo." minaccia suo padre con aria truce.
"E anche tu." risponde il più giovane "Ma, a differenza di te, io ho dalla mia talento, gioventù e, soprattutto, l'amore della dèa scarlatta. Ho giurato a mia madre che mi sarei totalmente sottomesso a te, pur di raggiungere il successo, ma non sono disposto a sacrificarti l'unico bene che per me conti.
"Sciagurato!" sbotta Eysuke "State portando alla rovina anche il capolavoro scomparso!"
"Se questo è il fato..." rimarca suo figlio "così sìa."
L'anziano prova a placcarlo, brandendo il bastone, ma Masumi, più lesto, mi prende per mano:
"E questo è tutto. Addio, padre."
Usciamo silenziosi dalla struttura sanitaria:
"Ti porto a casa, Maya. Devi essere distrutta."
Annuisco, ma non sono del tutto convinta.
Sento scendere un gelo incontrollabole lungo tutta la schiena, ché mi pare di avere un deja-vu.
Il tono di Masumi, adesso, è davvero spaventoso.

la seconda parte sarà postata SABATO!
Domani, continuerà la saga della Valle!



Edited by LauraHeller - 14/5/2011, 17:15
 
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view post Posted on 13/5/2011, 08:08
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Bara Wa Utsukushiku Chiru = Le rose appassiscono in bellezza (opening Lady Oscar)

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CITAZIONE
Alla fine, le dici una frase <strana>:
"Voglio essere felice."
Vuoi ripeterlo, Masumi?
Il cuore mi si scioglie nel petto, all'udire la tua cara voce affermare un nobile desiderio con il calore tipico dell'uomo innamorato.
Ora, Shiori si è alzata

Bellissimo questo passaggio.
Dato che non so più come farti i miei complimenti...
Cadeau pour toi. (Vi prego di notare come la colonna dei Kid Studios è stata trasformata in una splendida colonna greca :B): )
SPOILER (click to view)
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view post Posted on 13/5/2011, 21:01
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Sei fantastica, Haru, non ho parole! Mi hai quasi commossa! GRAZIEEEEEEEEEEE!

SPOILER (click to view)
Haru, ma hai visto il push up di Shiori? :sick:
 
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view post Posted on 14/5/2011, 16:16
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Seconda Parte



E' una notte senza sogni, agitata, pur nella sua sostanziale tranquillità.
Sono certa, finalmente, dell'amore di Masumi, ma finché non si sarà concretizzato qualcosa, non mi sentirò <al sicuro>.
Le parole di Eysuke rimbombano ancora nella mia testa: inganno, vendetta, rovina.
Queste, le parole di un profeta che, chissà perché, m'era sembrato <buono>.
Me ne sto raggomitolata in un angolo ora a guardare il soffitto dipinto ora la luce fioca dell'ultimo quarto di luna.
Non percepisco rumori, ad eccezione del palpito del mio cuore, che è, nonostante tutto, regolare, quiescente, in attesa.
Non so se Masumi sia tornato a casa. Il fatto di non possedere neppure il suo numero di cellulare mi fa sentire stupida, dal momento che ho dichiarato, sempre nel modo più puerile possibile, di essere innamorata di lui.
E lui?
S'è detto preso quanto me - certo - ed è altrettanto desideroso di liberarsi di un peso imbarazzante così da portarmi a Izu e, forse, sposarmi.
Il suono delle sirene - ambulanze e volanti della polizia - pare sfondarmi i timpani d'improvviso, come a richiamarmi all'ordine.
Succede spesso, nei quartieri malfamati di Tokyo.
Solo che quel trambusto dura un bel po' ed io mi sento angosciata alla stregua di chi esce da un incubo.

Rei mi sveglia alle otto.
Sono riuscita ad addormentarmi solo alle prime luci dell'alba e non posso che ridestarmi di soprassalto.
Il pensiero di dovermi recare al Kid's, nonostante le condizioni di Shiori, nonostante non sappia quando e come potrò rivedere Masumi, mi è quasi insopportabile.
"E' accaduta una cosa pazzesca..." mi annuncia Rei, passandomi una tazza di caffé.
La accolgo tra le mani, che ancora tremano, tanto che sento la porcellana tintinnare.
Perché questa sensazione così <forte> da far male. Ogni estremità del mio corpo pare in allarme ed anche la testa prende a dolermi d'improvviso.
"So che non te ne importa nulla," prosegue la mia amica "ma questa notizia è destinata a causare un bel po' di casini. Il signor Hayami è morto!..."
Il mio cuore perde un colpo, poi due.
Sorrido debolmente, mentre la tazza trema ancora più vistosamente:
"Il signor Eysuke?!"
La mia domanda, benché posta con ovvia ansia nella voce, esclude ogni altra <possibilità> e Rei rimane come attonita, alla stregua di chi si rende conto di aver preso una gaffe.
"Maya," comincia "non parlo del patriarca, ma di suo figlio, il signor Masumi."
Gli arti mi si paralizzano.
E, dopo una innaturale fissità, la schiena, le braccia cedono di colpo.
"No." dico "Non è vero. Non è possibile."
Come fa ad uscirmi la voce?
Mi sento come lo spirito della dèa scarlatta appena uscita dal fusto dell'albero di susino.
Dove troverò la forza per sollevarmi?
Le mie ossa son rotte. Fremono uno per uno.
"Maya..." mormora Rei con occhi sgranati.
"Devo vederlo." dico soltanto "Io devo vederlo. Ti prego di aiutarmi, Rei."
"Certo..." accondiscende la mia amica, prendendomi a braccetto.

Arriviamo all'ospedale di zona e finalmente capisco il perché del trambusto di questa notte: le sirene stavano portando via <lui>.
Il mio viso è stranamente asciutto. Forse, aspetta l'input del mio cuore.
No.
Non voglio piangere.
A che giova piangere?
Non lo riporterà a me.
Davanti ad una stanza, al di là della quale si suppone stia Masumi, c'è un gruppo di persone vestite di nero, forse i cugini acquisiti. La loro aria non è né trionfale né affranta: aspettano di riprendersi, probabilmente, ciò che gli spetta per <ulitti di sangue>.
Karato Hijiri, appoggiato al muro, mi vede ed impallidisce.
"Non è permesso entrare." mi informa subito con voce flebile "Le condizioni del corpo del Presidente sono pessime. L'incidente d'auto e, soprattutto, l'esplosione, ne hanno carbonizzato buona parte del corpo."
Lo guardo negli occhi: le lenti che porta oggi sono chiare, forse da vista:
"Perché mi sta dicendo queste cose? Io non posso credere che vogliate negarmi il diritto di vederlo."
"Sia ragionevole!" sbotta "Neppure a suo padre è stato consentito!"
"Ma io sono il suo amore!" urlo "L'altra metà della sua anima. Nessuno mi impedirà di dargli l'ultimo bacio!"
E faccio per entrare.
Hijiri, però, è lesto e mi cinge la vita con entrambe le braccia.
Sento le sue labbra sulla mia spalla:
"Lascia perdere, Maya. E' tutto inutile."
Fanno così gli uomini d'affari?
E perché mi viene in mente una cosa tanto ridicola adesso?
L'amico di Masumi, colui che, da sempre, ha fatto da tramite tra me e lui, proprio come il ponte nella Valle, mi sta dando del <tu>, mi sta dicendo che è arrivato il momento di arrendermi.
Una lacrima - una sola - sgorga dal mio occhio sinistro, mentre continuo a ripetere che voglio vederlo, ma nessuno mi ascolta.
Non Hijiri, non i parenti lì convenuti.
Dov'è il mio cuore, adesso?
E' ridotto in cenere e, forse, è per questo che non riesco a piangere e a disperare.
Ricordo di quando dissi addio a mia madre: anche allora, ero giunta in ospedale senza versare una lacrima. Solo vedendo il viso pallido e affilato di Haru, mi ero lasciata andare ad uno sfogo liberatorio.
In quella occasione, però, avevo qualcuno con cui scagliarmi - e quel qualcuno era proprio lui, Masumi.
Si è addossato ogni colpa.
Da quel momento, ha cominciato a morire un po' tutti i giorni, parallelamente all'accrescersi del mio disprezzo idiota e all'aumentare del suo amore per me.
Quando vedo uscire dalla camera Eysuke, con in mano l'urna con le ceneri di suo figlio, stento a credere a ciò che vedo.
E' sulla sedia a rotelle, spinto dal suo anziano collaboratore, quell'essere torvo che tutti chiamano Asakura.
Il suo volto è sostanzialmente identico a quello dei parenti: statico, freddo, scostante.
Non traspare alcuna emozione.
"E così" dico sarcastica "avete già fatto tutto."
"Non c'era motivo di attendere alcunché." risponde Eysuke guardandomi appena negli occhi "Era rimasto ben poco del corpo di Masumi. Tanto valeva porre fine a questo strazio il prima possibile. E tu, ragazzina, non mi sembri in buone condizioni per riprendere le prove."
"Non osi chiamarmi con quell'appellativo. Io non glielo concedo." sibilo "Non dimentico ciò che ha detto a me e a suo figlio, prima della disgrazia."
"Masumi è stato un pusillanime." mi interrompe il vecchio Hayami "Proprio come Ichiren Oozachi, ha scelto di lasciarsi morire pur di non nuocerti e, soprattutto, per non condiscendere alle nozze cui, in ogni caso, sarebbe stato obbligato. Ci sono accordi economici fortissimi, tra la mia famiglia e quella dei Takamiya."
"Ma come osi dire cose come questa in un momento simile?"
La domanda della sensei Tsukikage è carica di rabbia e l'anziano impallidisce.
"Dovresti vederti." riprende la donna "Sei tale e quale a quarant'anni fa. Anche davanti al suicidio di Ichiren, ti ponesti con lo stesso sarcasmo. Anzi, diventasti ancora più insidioso di quanto non lo fossi quand'era in vita. Sei un essere abominevole, Eysuke Hayami. E sei rimasto senza eredi, purtroppo per te. Adesso, dovrai ricominciare tutto daccapo."

La Terza Parte sarà postata sabato prossimo! Non perdetela!

























 
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view post Posted on 16/5/2011, 12:46
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Bara Wa Utsukushiku Chiru = Le rose appassiscono in bellezza (opening Lady Oscar)

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Dopo aver letto il capitolo ho capito perché hai detto che ti ho quasi commossa, se ti fossi commossa al cento per cento non avresti postato questo.
Desidererei ricordarti che già in altra storia Masuni ha avuto un incidente d’auto ed ora è in coma da un po’, nessuno l’ha svegliato per il momento.

Qui invece che succede? Non ho neanche il coraggio di ripeterlo.

Le alternative che mi vengono in mente sono:
Masumi è morto per finta
- ci sarà l’happy end, forse nessuno lo scoprirà solo Maya;
- non lo scoprirà nessuno perchè la sua anima gemella sono io e verrà in Italia in incognito per sposare me;
- oppure …..
Masumi è morto sul serio
- si scoprirà che non era l’anima gemella di Maya bensì lo è a) Yuu b) Karato c) oppure…;
- Maya si suiciderà come Giulietta
- Maya vincerà i diritti della dea scarlatta e farà un figlio con … che poi abbandonerà ma poi cercherà per insegnarle la dea (vedi la valle …)
- oppure…..
Le alternative sono infinite ….

Quindi mi fermo prima di fare il commento più lungo del capitolo.

SPOILER (click to view)
C'hai ragione sul push up :sick:


Edited by Haruka Godai - 16/5/2011, 14:29
 
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Yayoi
view post Posted on 16/5/2011, 17:25




CITAZIONE
C'è tradimento peggiore del consumare un frettoloso amplesso. Ed è tutta la dimensione del <sognato> e del <non detto> a condannare per sempre chi non osa spingersi su un qualsiasi giaciglio.

Questo passaggio è molto bello.
Ma ho idea che Shiori non abbia capito fino in fondo...........

Il secondo capitolo mi ha lasciato senza parole.
Non solo Shiori è ancora viva, ma quello morto sembra essere Masu......
Spero che tu, sabato prossimo, sia particolamente di buon umore :P

Bravissima anche ad Haru.
La tua vignetta è splendida. :D

Che bella Squadra!!! :woot:


 
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view post Posted on 16/5/2011, 21:09
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Grazie, Baby! Hai messo il bannerino! Accidenti a supalogo, non riesco più a creare un tubo. Debbo armarmi di pazienza e cercare un altro sito che me li faccia creare gratis...

Haru - mi tresòr, per dirla alla francomantuana - grazie per avermi rammentato della catastrofe esistenziale che ho lasciato in sospeso anche altrove...:lol:
Le tue ipotesi son tutte pertinenti. E penso che, in un virtuale Sliding Doors, potrei sceglierle tutte! Che ne dici?
 
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Yayoi
view post Posted on 16/5/2011, 21:24




CITAZIONE
Hai messo il bannerino!

Se hai un problema, aggira l'ostacolo.
Ci sono riuscita al secondo tentativo. Sono molto soddisfatta di me!! :D

CITAZIONE
in un virtuale Sliding Doors, potrei sceglierle tutte!

:blink:

Posso chiedere all'autrice, di "far fuori" Shiori in tutte le "realtà parallele".
Del resto, il titolo, parla chiaro, no????

 
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view post Posted on 17/5/2011, 13:46
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Laura, per me puoi inventarti tutti i finali alternativi che vuoi. Penso tu abbia capito da sola quale sarebbe il mio preferito, vero?

Grazie mille Baby, ma in verità è stato abbastanza semplice.
Quando ci ho pensato non sapevo dove trovare Maya, ma poi c'era questa scena dove piange al Kid Studio per Sak.
Mi sono detta meglio che sia felice/emozionata per quello che dice Masumi!
Come ho detto mi ha crato più problemi la colonna, il marmo lucido è un po' difficile da rendere, così ho copiato le due righe ...

Bisous.

Scusate, ma non ho capito come si fa per il bannerino: è solo testo?
edit: Grazie per la spiegazione, fatto!

Edited by Haruka Godai - 14/6/2011, 13:33
 
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view post Posted on 12/6/2011, 21:37
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cramen

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ma le tue storie brevi le hai abbandonate? per recuperare la valle mi ci vorrà un pò e sto aspettando di andare in ferie ..(tra 15 giorni )e godermela...ma speravo di leggere almeno quelle brevi.... :-( ti prego facci un pensierino
 
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view post Posted on 18/6/2011, 16:15
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Ultima parte



"Che ne sarà di me, Hijiri-san?"
La mia domanda lo coglie impreparato.
Siamo al cimitero, nell'anniversario della morte di Masumi: è trascorso un mese ed io non vengo qui dal giorno in cui si sono svolte le esequie.
La tomba, come trenta giorni fa, è adornata di orchidee bianche e non è difficile capire chi sia stato l'ispiratore di addobbi tanto vistosi.
Io reggo il bouquet di rose scarlatte, tributo all'amore di anime che oggi, mio malgrado, non vivo più.
Il collaboratore-ombra mi mette una mano sulla spalla.
"Devi pensare allo spettacolo, adesso." dice "Manca poco alla rappresentazione dimostrativa e Ayumi, dacché è stata operata, ha ripreso le prove con grande determinazione."
"Mentre io sono punto e a capo." sospiro "Adesso sono io ad essere cieca: ho perduto il mio amore e non credo proprio, Hijiri-san, di essere in grado di riprendere in mano la mia vita."
Egli mi fissa ora con aria di rimprovero:
"Vorresti, forse, gettare la spugna? Mandare al vento anni di sacrifici e di dispiaceri tanto tuoi quanto del signor Masumi?"
Ha il tono alterato, quasi isterico. Non ho mai visto il supercollaboratore della Daito sbottare in modo tanto plateale:
"Per anni, abbiamo lavorato fianco a fianco! Per arrivare a questo giorno! Che cosa direbbe, ora, il tuo amore, se ti vedesse in queste condizioni?!"
Mi accascio davanti alla lapide, una mano sulla bocca come a trattenere i singhiozzi:
"Non doveva fare ciò che ha fatto. Ancora oggi, nessuno mi spiega che cosa è accaduto in quella dannata notte. La mia disperazione si amplifica al pensiero che non si sia trattato di un incidente. Lo ha detto anche il signor Eysuke: Masumi voleva morire!"
E piango senza ritegno, ancora una volta, alla stregua di chi è privo di speranza.
Hijiri è affranto tanto quanto me:
"Io ti capisco bene."
La sua voce è un sussurro benefico.
"Ma ho sempre pensato, osservando il Presidente <crescere>, che egli è uno spirito libero. E ha scoperto questa esigenza incontrandoti, Maya. Quando ha saputo chi eri e che avevi lasciato la tua unica parente per diventare attrice è come uscito fuori di sé. Ti ha amata sin da subito e, da quel momento, ha compreso che nessuna ganascia sarebbe stata messa al suo cuore. La morte del signor Hayami non è certo paragonabile a quella di Ichiren Oozachi. Masumi è morto <felice> di essersi ricongiunto al suo amore e, soprattutto, di non aver barattato il suo sentimento per un posto più alto in società."
Sorride debolmente, poi sospira:
"Dopo la crociera, ho visto un cambiamento repentino. Sai, Maya, quando gli uomini scoprono di essere amati, non pongono più limiti alla loro...capacità di esistere, di varcare le stesse barriere fisiche che separano il mondo dei cosiddetti vivi da quello dei morti..."
Si accende una sigaretta e mi lascia sola, dicendo che mi attenderà in auto.
"Varcare...le soglie...di due mondi" ripeto tra me e me "E' questo l'amore di anime..."
E una lacrima mi riga il volto.
"Però, adesso, non c'è nulla che possa consolarmi, Hijiri-san. Non mi chieda di essere felice. Non ora."

***


E' la sera della prima.
Come da accordi, sarà il gruppo di Kuronuma, il mio regista, a calcare le scene per primo. Mi preparo con cura, nel silenzio tombale del camerino a me destinato. Gli addobbi, per volere di Hijiri, son sempre i medesimi: rose, rose e ancora rose scarlatte, frammiste a fiori di susino. E' come se Masumi fosse ancora in vita.
Vorrei mi vedesse, ma so che non è così: non credo più nella vita dopo la morte e la reincarnazione, quando viene a mancare la persona amata, diventa solo una squallida filosofia da perdenti.
Con che stato d'animo salirò sul palcoscenico? Avrò il viso beffardo di una maschera di vetro? O non avrò alcuna maschera? Perché è probabile che la mia anima vada lassù totalmente nuda e inconsapevole.
La signora Tsukikage mi ha raggiunta ed ora mi osserva con viso sereno. Non ho più paura di lei, sensei. Nessuno schiaffone o rimprovero saranno mai più pesanti della perdita dell'uomo che ho amato per sette anni.
"Qualsiasi cosa tu stia pensando," mi dice solo "rammentati che il teatro fa parte <comunque> della vita che ti è stata sottratta ed è tutt'uno con quell'amore."
Che senso di solitudine!
Ora che calco questo parquet - dal legno, sì - percepisco un senso di calore che non provavo da lungo tempo.
Da quando Masumi mi ha lasciata.
Sono andata priva di infradito, come una popolana qualsiasi; ho lasciato sciolti i capelli; non ho voluto parrucche né orpelli.
La tradizione - me ne rendo conto solo ora - non necessariamente è <formalità>.
Credo di dare il peggio di me, ma, dal silenzio in sala, capisco che la mia solitudine, in qualche modo, arriva al pubblico.
E' la scena dell'innamoramento della dèa e la dèa, in questo istante, sa soltanto essere sola.
Sola come un petalo al vento, quasi disperatamente inconsapevole di ciò che non ha.
Scorgo Sakurakoji tra le frasche: è riverso a terra, in fin di vita, ma il soffio vitale è ancora in lui: mi pare di vedere i capelli biondi di Masumi e mi dico che, stavolta, farò di tutto per non perdere il mio amore.
Lo salverò, lo custodirò e sarà al mio fianco per sempre.
Accolgo il mio Isshin tra le braccia ed è come se la luce tornasse a far capolino nelle tenebre della mia disperazione.
La scena termina e, subito dopo un lungo istante di silenzio, si ode una ovazione che pare un boato, un tuono potente indicante che un fulmine è appena caduto qui, nel cuore di questa sala.
Rientro dietro le quinte senza scompormi: vogliono la ribalta, ma io penso che, tra mezz'ora, sarà il turno di Ayumi e non voglio che la sua performance risulti perdente in partenza.
Rifiuto, pertanto, di farmi rivedere, chiedendo al Presidente dell'Associazione Nazionale per lo Spettacolo, che è venuto a complimentarsi con me, di scusarmi col pubblico.
Anche Utako è arrivata fin qui commossa. Mi ha stretto forte, dicendosi felice per me come ai tempi di Anna dei Miracoli.
Ma io, ancora preda del calore che mi ha avvinta quando ho abbracciato Isshin, appaio distratta, assente: ho di nuovo avvertito la tua presenza, Masumi. Tu eri in questo teatro, non mi hai mai abbandonato!
Anche la mia rivale storica interpreta una splendida Akoya: la sua recitazione è intima, rende bene l'idea degli spiriti che, goffamente, si riscoprono ingabbiati nella carne.
La cecità ha reso la Himekawa consapevole di cose che, prima, non aveva neppure tenuto in considerazione.
Ayumi è cresciuta come me, tanto artisticamente quanto umanamente.
Il suo amore è discreto, riflesso del suo carattere. Rispecchia quello che prova per Hamill.
All'opposto, rispetto al mio sentimento, che è urlante come una ferita aperta.

***


Quando il sipario si chiude, appaio esausta.
Scorgo Hijiri avanzare piano nel lungo corridoio con in mano un fascio di rose scarlatte.
Le lenti non sono sufficienti a celare due occhi azzurri lucidi di commozione: finora, non avevo mai fatto caso al fatto che li avesse tanto belli e così simili a quelli di Masumi, poi.
Sono occhi color del male.
La decisione è presa: Ayumi ha detto che <è andata come deve andare>, com'era scritto che andasse.
Mi sento esausta: anche se sono stata premiata, ho l'impressione di deporre il mio carico di dolore e fatica all'impressione.
Ho ricevuto dalle mani della sensei il suo testamento, la sua anima in prosa e, adesso, tutti pretendono che io parli, che io esprima ciò che penso di questa serata, di ciò che mi attende nel prossimo futuro ed anche del mio passato.
Dopo un istante di debacle, sospiro a fondo per prendere coraggio e inizio il mio discorso:
"Vorrei dedicare questa vittoria alla persona che mi ha sostenuta per tutti questi anni."
La mia voce diventa quasi soffocata, tanto questo nodo che da un mese mi opprime stringe la mia gola "Lui...il mio donatore di rose scarlatte, oggi non c'è più. Mi manca...mi sento sola...mi mancherà per sempre."
Un brusio percorre la sala.
"Io..." riprendo "l'ho odiato così tanto ed ho perso del tempo prezioso. Se solo avessi compreso prima me stessa e lui, ora, forse, non mi troverei a piangerlo. Ringrazio tutti: Sakurakoji-kun, Kuronuma sensei e Tsukikage sensei per l'aiuto."
Abbandono precipitosamente il palco per non essere vista: credo che tutti abbiano capito di chi stavo parlando.
Hijiri mi viene incontro di nuovo e mi dice:
"Il signor Masumi sarebbe stato molto fiero di te. La tua felicità ti aspetta, Maya. Abbi fede: il destino ricongiunge sempre l'amore di anime vero, genuino."
"Vorrei fosse così, Hijiri-san!" scoppio in lacrime perdendomi nel suo abbraccio.
Mi mette in mano un paio di chiavi.
"Ti ho chiamato un taxi." spiega "E ti accompagnerà in un posto che, se vorrai, d'ora in poi sarà la tua casa."
Lo guardo interrogativa.
"Ma io..." obietto "non posso permettermi una casa mia. Sono ancora agli inizi della mia carriera."
"Questo è un regalo del Presidente Hayami. Del padre di Masumi, intendo. Desidera, in qualche modo, risarcirti per la perdita del tuo amore, Maya."
I miei occhi diventano di fuoco:
"Non voglio accettare nulla da quell'uomo orribile! E' per colpa sua che io e suo figlio non saremo mai felici! E' colpa sua se Masumi è morto!"
Hijiri arcua le labbra in modo significativo.
"Questo regalo, invece, devi accettarlo." sussurra affettuoso e pieno di sollecitudine "E' una proprietà che <deve> andare a te perché il signor Masumi vorrebbe fosse così."
Ho come una illuminazione.
"La casa di Izu!" esclamo "E' quella in cui avevo promesso di accompagnarlo, dopo la crociera!"
Il supercollaboratore annuisce.
"Va' laggiù, Maya." mi esorta "Lì vive l'anima dell'uomo che amerai per tutta la vita. E' come la Valle scarlatta per la sensei e il Maestro Oozachi, credo."
Lascio il teatro con ancora indosso gli abiti di scena: il mio kimono scarlatto di seta sembra risplendere nella notte. L'autista del taxi non ha acceso la radio ed io mi godo il panorama. Le luci della città, alle mie spalle, lasciano il posto al mare, che non vedo, ma percepisco grazie all'olfatto e all'udito.
"Che meraviglia." dico scendendo dalla vettura, un'ora dopo circa "Non sapevo che vi fosse un ponte, a collegare la terraferma all'isola di Izu."
"E' un ponte privato." mi spiega il taxista "Credo lo usino soltanto i proprietari, cioè gli Hayami. E' stato costruito di recente."
Annuisco senza cogliere l'allusione implicita nelle sue parole: i miei piedi, ora, affondano nella sabbia. Si vedono le stelle e la luce della luna guida i miei passi verso la scala di pietra che circonda lo strapiombo: lassù, in cima, c'è la casa che Masumi mi ha lasciato, il posto in cui veniva sempre per pensare a me sola, il teatro di tante sue notti disperate.
Se solo avessi saputo prima!
Entro in casa.
L'uscio è aperto e scorgo subito, nella sala d'ingresso principale, un bel camino acceso, dei candelieri sfavillanti e tante, tantissime rose scarlatte.
"Deve essere stato il custode." penso "Il signor Hijiri ha pensato proprio a tutto."
Mi guardo intorno. Alla parete, c'è il mio diploma, incorniciato bellamente, e qualche quadro raffigurante la dèa scarlatta.
Ho un tuffo al cuore.
"Mi sembra che tu sia qui." mormoro piano "Vorrei che fossi qui, Masumi."
Mi accascio sul tappeto e sfogo ogni lacrima residua, ogni tassello rabbioso che, fino ad oggi, mi ha impedito di percepire una verità <diversa>.
"Dèa Scarlatta, perdonami! Sono stata blasfema...io ho rinnegato più di una volta il mio amore, mascherandolo da odio atavico!"
E una mano calda, accogliente, si appoggia alla mia spalla sinistra.
Ci si può sentire a casa solo sentendo una pressione leggera come questa?
Mi giro e lo vedo: in maniche di camicia, col papillon scuro slacciato.
"Ho viaggiato tutta la notte dietro al taxi. Quando ho visto il tuo spettacolo, è stato come rinascere. Sono qui, Maya, e non ti lascerò andare mai più. Consentimi di ricominciare a vivere...insieme a te."

FINE!



Questa storia, come vedete, non ha un finale definitivo e non si capisce chi abbia visto Maya...Significa che potrà esserci qualche significativa aggiunta...Per concluderla, ho deciso di aprire un poll! Lo posterò stasera o domani!
 
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view post Posted on 19/6/2011, 11:59
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cramen

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bellissima...ti giuro ho le lacrime agli occhi.....non ci credo una storia su un manga che mi ha fatto venire le lacrime....sei un GENIO.....è stata così toccante.....si è sentita tutta la tristezza e la solitudine di lei .....bella...bella.....e il finale????? Bè sarà un sogno...o sarà realtà....io spero che sia reale quella mano che l'ha toccata e reale Masumi che gli dice di ricominciare a vivere insieme a lei , ma mi accontento anche che sia un sogno...perchè mi ha proprio toccato il cuore
 
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view post Posted on 19/6/2011, 16:24
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Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.

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Cramen, sei molto buona.
In effetti, questa parte è molto miuchiana. Ho immaginato di calarmi nel suo personaggio per una volta, senza scostarmi troppo dall'originale.
Sono lieta ti sia piaciuto.
Domani mi concerto con Baby e Haru e vedo se allungare con il poll, come avevo pensato già ieri.
 
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view post Posted on 20/6/2011, 11:01
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Bara Wa Utsukushiku Chiru = Le rose appassiscono in bellezza (opening Lady Oscar)

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Stupendo, magnifico questo finale aperto alla 'Via col vento' direi.

Ci sono indizzi qua e là che fanno pensare che Masumi non sia realmente morto, che abbia inscenato l'incidente.

CITAZIONE
Ancora oggi, nessuno mi spiega che cosa è accaduto in quella dannata notte. La mia disperazione si amplifica al pensiero che non si sia trattato di un incidente. Lo ha detto anche il signor Eysuke: Masumi voleva morire!"
...
Sai, Maya, quando gli uomini scoprono di essere amati, non pongono più limiti alla loro...capacità di esistere, di varcare le stesse barriere fisiche che separano il mondo dei cosiddetti vivi da quello dei morti..."
...
Ho di nuovo avvertito la tua presenza, Masumi. Tu eri in questo teatro, non mi hai mai abbandonato!
...
"Mi sembra che tu sia qui." mormoro piano "Vorrei che fossi qui, Masumi."

Però potrebbe essere solo un'illusione.

E comunque anche indizzi che fanno capire che Hijiri tiene molto a Maya, a parte tutti i suoi gesti.

CITAZIONE
Ha il tono alterato, quasi isterico. Non ho mai visto il supercollaboratore della Daito sbottare in modo tanto plateale:
"Per anni, abbiamo lavorato fianco a fianco! Per arrivare a questo giorno! Che cosa direbbe, ora, il tuo amore, se ti vedesse in queste condizioni?!"
...
Le lenti non sono sufficienti a celare due occhi azzurri lucidi di commozione: finora, non avevo mai fatto caso al fatto che li avesse tanto belli e così simili a quelli di Masumi, poi.
Sono occhi color del mare.

Comunque il fatto che 'lui' dica: "Consentimi di ricominciare a vivere...insieme a te." Potrebbe far pensare a Karato in quanto lui fino ad ora non ha mai vissuto veramente.

E poi se Masumi fosse stato alla rappresentazione qualcuno l'avrebbe riconosciuto (non è un tipo che passa inosservato), o si era cammuffato oppure si era nascosto.

Quindi per riassumere, non saprei decidermi chi sia questo lui, ma il capitolo è stupendo, magnifico.
 
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Yayoi
view post Posted on 20/6/2011, 21:57




Il capitolo è una meravigli.

Ma io ho bisogno di pensarci.

Ti dico domani.
Besito.
 
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19 replies since 10/5/2011, 19:24   1565 views
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