| Capitolo 10 Un tenero sorriso increspa le labbra di Masumi... La voce dell'amata riecheggia ancora nei suoi pensieri, anche se la conversazione telefonica è ormai terminata da qualche minuto. Con fatica riprende contatto con la realtà... fa un respiro profondo e apre la porta della propria camera, consapevole che al di là di quella soglia lo attende una nuova vita. Sente che il tempo degli indugi è ormai finito. Scende rapidamente le scale... con un unico desiderio nel cuore: sciogliere quell'ultimo legame che ancora lo vincola al passato e poter così assaporare pienamente la felicità. Mentre sta per varcare l'uscita, una voce però lo ferma. - Dove stai andando, Masumi? - Lo interroga Eisuke con la solita voce burbera. Il giovane Hayami rimane per un attimo in silenzio, come a riflettere sulla risposta da dare a quell'uomo che per anni ha chiamato padre pur non considerandolo tale... Alla fine decide di essere sincero, sorride ironicamente tra sé e con tono deciso risponde: - … A riprendere in mano il mio destino. - Masumi è certo che il vecchio si opporrà fermamente... probabilmente gli urlerà contro e minaccerà di diseredarlo... ma questa volta è pronto ad affrontarlo, nulla potrà fargli cambiare idea. Si volta e, con atto di sfida, fissa lo sguardo in quello di Eisuke. Il vecchio Hayami rimane immobilizzato dall'intensità di quello sguardo... non aveva mai visto il figlio così deciso da quando lo aveva accolto in casa sua tanti anni prima... Gli occhi verdi di Masumi gli sembrano emanare una nuova luce, una fiamma viva che solo l'amare e il sentirsi amati può accendere... Un sorriso distende le linee di quel volto ormai segnato dagli anni e dalla sofferenza e con voce soffocata si rivolge al giovane che, per la prima volta, sta sfidando apertamente la sua autorità: - Ti sei deciso finalmente! - - … - Masumi rimane sconcertato davanti alla reazione del padre. Non riesce a replicare nulla. - Allora...? - riprende Eisuke. - Mi chiedevo quanto avrei dovuto aspettare ancora prima di vederti prendere una decisione sensata... Non pensavo che saresti arrivato fino a questo punto... essendo innamorato di un'altra... Comunque non avrei permesso che ti rovinassi la vita! - - Cosa intendi dire? - replica il giovane Hayami sempre più sorpreso. - Figliolo, sarò vecchio ma non stupido! E poi ho anch'io i miei informatori... So da tempo che la piccola “Dea scarlatta” ha conquistato il tuo cuore, proprio come la sua insegnante, un tempo, conquistò irrimediabilmente il mio... Tu, però, a quanto pare, sei stato più fortunato ed hai ottenuto quell'amore che a me è stato negato... - - Padre... come... - cerca di dire Masumi ma Eisuke prontamente lo interrompe: - Non è il momento delle spiegazioni, adesso... Vai, che aspetti! Non avevi detto che volevi andare a riprenderti la tua vita? Fallo, allora! Il resto verrà dopo... - e dopo un istante di silenzio, aggiunge: - Ah, un'ultima cosa... Ricorda che la Daito ha fondamenta abbastanza forti da sostenere anche mille attacchi di una famiglia come i Takamiya... Tu sei la Daito, sei un Hayami... e sei mio figlio... non dimenticarlo! E fa che neanche loro lo dimentichino! - Masumi non riesce a credere alle parole che ha appena udito... e soprattutto che a pronunciarle sia stato proprio l'uomo che ha odiato per anni, in cerca di una fantomatica vendetta... Tuttavia sente, per la prima volta nella vita, di avere davanti a sé, non l'estranio con cui ha condiviso solo la stessa casa, ma un padre, il padre che aveva sempre desiderato e mai avuto... Un profondo sentimento di gratitudine gli invade il cuore, cancellando ogni traccia di ciò che erano stati rabbia e rancore... Un - Grazie - appena sussurrato è l'unica parola che il giovane Hayami riesce a rivolgere all'uomo seduto sulla sedia a rotelle prima di abbandonare la villa ma è sufficiente affinché entrambi capiscano i reciproci sentimenti e il reciproco perdono.
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