| Un finale che si potrebbe dire consolatorio, e non lo sto dicendo in termini negativi. Mi è piaciuto questo tardivo confronto tra padre e figlio naturali e un po' mi ha sorpreso: non c'è un' eccessiva commozione, né potrebbe esserci e mi sembra giusto così, in fondo potremmo essere all'inizio di qualcosa e tutto dipenderà dalla volontà di Masumi e Seiichi, di imparare a conoscersi. Ho intuito che hai puntato un'attenzione particolare su Eisuke, - il peso della colpa è il suo, un peso che lui ha sentito, a differenza di altre figure dalla coscienza più leggera che non sentono nulla - però, ammetto che non l' ho percepito al centro della storia più di altri personaggi. Da buon burattinaio, tu lo hai mostrato in primo piano quando era necessario e lo stesso trovo che hai fatto con Shiori e Gin, relegandoli poi alla loro dimensione squallida alla fine, bloccandoli nelle loro esistenze vuote e aride, dove Shiori cambia marito come farebbe con scarpe e vestiti e Gin resta lo squalo aziendale che è. Forse le figure più di contorno, che si muovono sullo sfondo quasi come comparse, sono proprio loro: Maya e Masumi. Ma è naturale. Hanno già combattuto e vinto, e l'amore che li lega li rende talmente forti, sicuri uno dell'altro, da passare con distacco sopra le miserie umane che li concordano, almeno queste sono state le mie impressioni da lettrice. Sai cosa mi piace molto delle tue storie? Che non allunghi inutilmente il "brodo", punti l'attenzione solo su quello che ti interessa e lo porti avanti con coerenza, e non è cosa da tutti. Mi è capitato di leggere tante ff che si dilungano inutilmente e sviluppano situazioni forzate e tirate per i capelli, ed è una cosa che non mi piace. Con le tue non succede. Grazie per quello che mi stai regalando, alla prossima storia.
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