LauraHeller |
|
| E la risposta del suo Masumi... Amore mio, le tue parole giungono a me con nitidezza estrema. Vivo delle emozioni che percepisco. I tuoi sospiri vengono tradotti a me per il tramite di fragili bottiglie in vetro. Il nostro problema, tuttavia, non è navigare inerti, ma approdare insieme laddove vorremmo, evitarci di sbattere contro quegli scogli che rivelano tutta la fragilità del nostro spirito. Non avevo ponderato a dovere le mie azioni, entrando in quella casa che percepisco alla stregua di qualcosa di orrido, tanto è vana e apparente quanto i suoi abitanti. Non riesco a lasciarla. Shiori ha bisogno di me ed ha la "fortuna" di essere più fragile di quanto non lo sia tu. Ed è per questo che compirò il mio dovere fino in fondo. Il richiamo dei tuoi sentimenti è così forte da straziarmi la carne. Se ti avessi qui vicino, adesso, di certo morirei all'idea di non poterti toccare. Molto meglio starmene chiuso a Nagano. Mi evito di commettere errori su errori. Sarebbe semplice, adesso, starti a fianco, sorriderti, prometterti l'impossibile. Ma l'idea di deluderti certamente in seguito, il pensiero che le tue braccia ricadano inerti lungo i fianchi a causa mia mi stravolge quanto il non poter far nulla. Vorrei amarti, Maya. Vorrei divorare la tua bocca mentre reciti la parte di Akoya innamorata e non semplicemente essere la mano invisibile di cui parli. Questa mia mano di uomo vorrebbe condurti laddove il senso e lo spirito sono tutt'uno. Io non sono un attore, ma la parte di Isshin la conosco a memoria. E' la dimostrazione del fatto che l'arte e la vita sono manifestazioni dello stesso essere. Ti ho incontrata intimamente al fiume sacro, una vita fa. Se non ti avessi vista lì, fragile e nuda come lo ero io, avrei continuato a pensare ad un sogno scarlatto, alla illusione di un uomo rapito al reale per un fugace istante. E per una beffa degli dèi, soprattutto. Ma <quello> non era un sogno: e, se lo era, quel sogno eri tu, Maya. La tua semplice persona, la tua sincerità, il tuo sorriso banale agli occhi di un mondo stolto e incapace di cogliere l'essenza del vero amore. Il mio sguardo è caduto sadicamente all'esterno. La mia auto è parcheggiata. Se parto adesso, faccio ancora in tempo. Ma non so se debbo. Di certo, non sarebbe giusto.
|
| |