Sense and Sensibility of Hearts

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TOPIC_ICON12  view post Posted on 17/4/2011, 16:03
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Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.

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Sense and Sensibility of Hearts

A novel by Laura Heller S.



Il computer davanti a me è un buco nero, una voragine che riflette perfettamente il vuoto che reco in cuore.
In più, non riesco a fermare il tremore del mio mento, il dolore che mi serra le mascelle.
Non piangerò, anche se le tenebre mi sono amiche e sono lontano dagli occhi indiscreti dell'unica persona che divida con me questo tetto: mio padre.
Essere riprovevole che ha segnato il mio passato e, ora, anche il mio futuro.
Ma che cosa ci faccio qui?
Perché non corro in strada e vado da lei?
Masumi, sei proprio matto.
Lei ha diciassette anni e la sua testa è piena di teatro e di umani pensieri. Sicuramente, il tuo pensiero non la sfiora minimamente.
Sei freddo, cinico e, in più, sei la causa della morte di sua madre, l'unico affetto che le fosse rimasto.
Hai distrutto la compagnia di colei che l'aveva accolta.
Stai cercando di portarle via l'unica chance di successo che una ragazza senza mezzi quale è lei può avere.
Sei stato addestrato per distruggere, Masumi. E non ti è dato credere diversamente.
"Posso farle una domanda, Presidente?"
La domanda di Hijiri, di cui avevo del tutto dimenticato la presenza in questa casa, mi è stata posta con calma e, forse, una punta di preoccupazione.
Alzo il viso verso di lui appena un poco, così da vedere con chiarezza le sue iridi di colore azzurro nascoste da due lenti ambrate.
"Per tre anni," riprende Karato "mi sono occupato costantemente della...ditta M. Non le ho mai domandato nulla del perché abbia scelto di nascondervi dietro la maschera del donatore di rose scarlatte. Un uomo nella sua posizione, piacente d'aspetto per di più, può soltanto rendere felice la donna che attira la sua attenzione."
"Stai dicendo che Maya Kitajima dovrebbe ritenersi...fortunata?"
E rido quasi con impeto, come se vomitassi insieme rabbia e frustrazione.
"Sta bene, signore?" mi domanda preoccupato Hijiri.
"Vieni." gli dico "Usciamo in spiaggia. Quando mio padre mi segue ad Izu, mi sento soffocare persino in quello che è il mio luogo d'elezione."
E ci ritroviamo, in un baleno, sulla scala di pietra viva che conduce al mare.
Già vedo le onde infrangersi fragorose sugli scogli. Già odo le ali dei gabbiani, il loro verso che si perde nel vento, che tutto confonde, che tutto disperde.
Mi tolgo le scarpe e tiro su i pantaloni perché non si bagnino.
Rivolto i polsini della camicia candida.
"Tu e Mitzuki sembrate fatti apposta per logorarmi."
"Non credo proprio, signore." mi dice Hijiri "Ritengo lei, alla luce di ciò che sta accadendo e sempre che mi permetta una esternazione personale, l'unico responsabile del dolore che prova."
Sospira profondamente:
"Non capisco proprio perché. E'la persona più squisita e gentile che io abbia mai conosciuto."
La mia bocca assume una piega amara.
"Io...gentile?" lo canzono un po' "Sembra tu stia parlando di qualcun altro. Quante compagnie ho distrutto per il tornaconto della Daito? Tu sei il mio braccio destro e ti sei reso conto di persona di quanta scorrettezza sia capace."
Egli mi fissa con sconcerto.
"Vedo solo un uomo solo." sussurra "Un uomo che si è costruito una maschera per sfuggire alla solitudine. E che, ora, è costretto a rinunciare all'amore."
"Non c'è alcun amore." rispondo fermo, gli occhi stretti in due fessure a fissare il mare mosso "Tutto ciò che ho fatto per Maya Kitajima è stato dettato dalla necessità di conquistare i diritti di rappresentazione de La Dèa Scarlatta."
"Ma perché, signor Masumi?!" sbotta "Perché non ammette che, dietro il suo supporto econmico si nasconde un cuore traboccante di amore?!"
"Ammetterlo?" ripeto con tono quasi isterico.
Gli occhi mi bruciano: per fortuna, posso imputare il mio lacrimare al vento che si fa sempre più impetuoso.
"Ammettere che cosa, Hijiri?" riprendo "E perché? Per farmi sbeffeggiare da lei più ancora di quanto non abbia già fatto?"
"Non credevo che questo costituisse un problema." mi dice serio "Anzi, ho sempre pensato che i siparietti tragicomici che la signorina allestiva per lei ogni qual volta le vostre strade si incrociavano fossero di suo gradimento."
Mi fermo.
Sento i piedi affondare nella sabbia bagnata:
"Li consideravo una giusta e mai troppo penosa punizione per ciò che ho fatto alla signora Haru."
"E che cosa è cambiato, adesso?" mi incalza il mio collaboratore "Essere fustigato a sangue non l'aggrada più e la cosa è evidente."
Faccio un gesto di stizza col braccio:
"L'universo femminile che conta mi tratta con rispetto e deferenza. Donne bellissime e piene di risorse farebbero carte false, pur di stare con me. Tutte, ma non lei!"
"Ma la cosa non dovrebbe toccarla, giusto?" mi chiede Hijiri "Le importa, forse, che anche la più umile fanciulla si prostri ai suoi piedi?!"
Lo prendo per entrambe le spalle:
"Ma perché mi dici queste cose? Non ti rendi conto di quanto mi strazi l'anima anche il solo nominare...quel nome?"
"E, allora, lo urli, quel nome!" esclama Karato "Glielo urli con la passione che percepisco io stesso in questo istante dai suoi occhi!"
Mi passo una mano fra i capelli.
"Ma che cosa sto dicendo? Come oso provare sentimenti tanto riprovevoli?" domando al mio interlocutore "Lei è una ragazzina, Hijiri. Ha diciassette anni!"
Vedo che sorride, come se avessi appena addotto la scusa più banale ed infantile.
"Si preoccupi, piuttosto, di esser franco con Maya." afferma infatti "Prima che sia tardi, prima che possa rivolgere la propria attenzione altrove! La ragazza nutre una profondissima ammirazione per il suo donatore di rose scarlatte. Se sapesse che è lei, la guarderebbe con occhi diversi!"


Sono trascorsi due anni da quel giorno.
Non soltanto ho peggiorato la mia posizione con Maya, rendendomi ancora più spregevole ai suoi occhi, ma ho addirittura contratto un vantaggioso fidanzamento con la ricca e bella Shiori Takamiya.
Per tutto questo tempo, Karato Hijiri ha assistito alla mia totale debacle. Sono diventato - io, Masumi - ancor più cupo di quando ho conosciuto Maya Kitajima.
"Mi ricordo molto bene" mi dice il collaboratore numero uno della Daito durante un nostro breve soggiorno ad Izu "di quando conobbe la signorina."
Finsi di non cogliere l'allusione a Maya.
"Non mi pare di essere cambiato di molto." taglio corto "Shiori ha subito capito con che ceffo si è messa."
"Ma io non mi riferivo alla signorina Takamiya." soggiunge Hijiri.
Muovo impercettibilmente il capo in sua direzione:
"Non ho contratto legami con nessuna, a parte Shiori."
"Continui pure a prendersi in giro, signor Masumi. Con me, però, non attacca. Io leggo perfettamente nel suo cuore." mormora il mio uomo con grande pena nella voce.
"Hijiri, ho l'impressione, con te, di ritrovarmi sempre al punto di partenza. C'è stato un tempo in cui era Mitzuki a martoriarmi. Ora che la solerte segretaria si è resa conto con sgomento di quanto schifo io faccia, si limita solo a sorridere sorniona. Siete incredibilmente bravi a fare la morale, voi che assistete a questo tetro spettacolo dall'esterno. E non posso fare a meno di chiedermi che cosa accidenti avete nel cuore."
Non pensavo di potermi rivolgere, un giorno, con un tono così freddo e offensivo verso qualcuno che stimo profondamente. Tale è Karato.
"Come le dissi in questa casa due anni fa esatti," precisa il collaboratore "non posso fare a meno di chiedermi che cosa l'abbia portato a questo punto. Perché non si è dichiarato a Maya come un qualsiasi ragazzo si dichiara ad una ragazza?"
Rido fragorosamente:
"Dichiararmi?! A Maya Kitajima?! Punto primo: non sono innamorato di lei; punto secondo: è una bambina; punto terzo: sto per sposarmi."
"Ma non si rende conto di quanto contraddittorio sia?" impreca Hijiri "Che diamine c'entra specificare che è una ragazzina, se non è innamorato di lei?"
Mi alzo dalla scrivania con un gesto scattoso:
"Sentiamo. Tu che sai tutto: che cosa proponi?"
"Sia sincero." rispose l'altro "Apra il suo cuore."
"Col cavolo che lo farò: non ho da aprire nessun cuore né, tantomeno, a lei!" sibilo trattenendo a stento l'impulso di saltargli alla gola.
"Allora, dovrà rassegnarsi a perderla." mi dice Karato sconvolgendomi "Se, tra due settimane, porterà all'altare la signorina Shiori, tra non molto, sarà costretto ad assistere ad un altro pietoso, devastante matrimonio."
Sgrano gli occhi, come se mi avesse appena inferto una stilettata nel mezzo del petto.
"Crede, forse, che Maya se ne starà sola per sempre? Dimentica chi e da quanto le fa la corte, è così?" mi fa notare con tono di voce alterato.
"Che vada al diavolo, lei e il suo bellimbusto. Non mi importa un fico secco, sai? Ed ora sparisci!" ordino perentorio.
Hijiri saluta ed esce dalla mia casa.
Stringo il bicchiere di brandy che ho tenuto per tutto quel tempo e, come qualche anno fa, lo mando in frantumi.
Ma il dolore che reco in cuore, stavolta, è così forte da non farmi sentire null'altro.

Continua!...

 
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view post Posted on 18/4/2011, 11:39
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Stregone/Strega quasi professionista

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Attendo fiduciosa il prosieguo...
 
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view post Posted on 18/4/2011, 16:08
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Grazie, mia cara. Spero davvero che ti possa piacere.
 
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Yayoi
view post Posted on 20/4/2011, 17:48




Lo sai che io adoooro i punti di vista di Masu.

CITAZIONE
"E, allora, lo urli, quel nome!"

Adoro anche Karato, che resta sempre il più saggio tra i due.

Aspetto il seguito, ma guarda che è primavera e io ho bisogno di positività :woot:

 
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view post Posted on 22/4/2011, 14:14
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Bara Wa Utsukushiku Chiru = Le rose appassiscono in bellezza (opening Lady Oscar)

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Ecco me l'ero perso, ma ora ho recupertato.
Se ti dico che mi piace molto tu dirai che sono noiosa e ripeto sempre le stesse cose, ma non importa lo dico ugualmente 'mi piace molto!'

A presto con la continuazione, vero?
 
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view post Posted on 22/4/2011, 20:10
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Stregone/Strega quasi professionista

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mi sembra di essere sempre di ripettere con te Laura, sei fantastica quando scrivi .....mi piace sempre il punto di vista di masumi , ti prego non farci aspettare molto per il lieto fine per il nostro masuminooooooooooooo bellooooooooooooo
 
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BlueCameila
view post Posted on 30/4/2011, 14:12




Ciao Laura!
Brava come sempre!
Promette bene questa nuova ff. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
:)
 
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view post Posted on 30/4/2011, 15:38
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Grazie, cara Cameila! La riprenderò presto.
 
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view post Posted on 30/4/2011, 17:05
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L'Isola che non c' è ...............

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Eccomi giunta anche qui ............. spero che la continuarai presto - perché anche a me il punto di vista di Masumino nostro piace sempe moltissimo:

Qui addirittura lo definirei "pessimista cosmico" come Leopardi ma per motivi moolto diversi hi hi hi Bellissimo capitolo

CITAZIONE
"Ma perché mi dici queste cose? Non ti rendi conto di quanto mi strazi l'anima anche il solo nominare...quel nome?"
"E, allora, lo urli, quel nome!" esclama Karato "Glielo urli con la passione che percepisco io stesso in questo istante dai suoi occhi!"
Mi passo una mano fra i capelli.
"Ma che cosa sto dicendo? Come oso provare sentimenti tanto riprovevoli?" domando al mio interlocutore "Lei è una ragazzina, Hijiri. Ha diciassette anni!"
Vedo che sorride, come se avessi appena addotto la scusa più banale ed infantile.
"Si preoccupi, piuttosto, di esser franco con Maya." afferma infatti "Prima che sia tardi, prima che possa rivolgere la propria attenzione altrove! La ragazza nutre una profondissima ammirazione per il suo donatore di rose scarlatte. Se sapesse che è lei, la guarderebbe con occhi diversi!"

Hijiri o meglio Karatuccio nostro è sempre il più saggio e maturo .......... he he he

Aspetto presto il seguito lauretta - Grande
 
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view post Posted on 9/5/2011, 14:47
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cramen

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dove è il seguito? noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooocome puoi laciarci cosììììììììììììììììììììììììì, postaaaaaaaaa
 
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view post Posted on 26/7/2011, 12:36
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SECONDA ED ULTIMA PARTE



Odo il cellulare squillare.
E' abbandonato da qualche parte, lì sul divano e non ho alcuna voglia di andarlo a prendere.
Si tratta di un sms di Shiori Takamiya, ne sono certo.
Provo un senso di nausea pregnante all'idea che ella mi proponga l'ennesima cena coi ricchi ed obsoleti parenti.
A volte, penso di essere un po' come certe persone di basso rango - <gli infrequentabili>, li definirebbe qualche cugino della mia fidanzata.
Sì, come quelle che ero solito frequentare quando la mamma era viva e non ero ancora l'erede di Eysuke Hayami.
Erede, non figlio.
Alla fine, mi decido e vado a recuperare l'apparecchio telefonico: non mi invita a cena. Propone, stavolta, qualcosa di insolito, inquietante quanto e più della "cena in famiglia".
E mi domanda di lasciare il cellulare a casa, ché non desidera ch'io pensi al lavoro.
Esco dal mio ufficio alle sette di sera, visto che l'appuntamento è per le otto al porto di Yokohama.
Chiedo a Mitzuki se, a parte il ristorante cinese in cui hanno lavorato Maya Kitajima e sua madre, ella conosce locali alla

moda situati in quella stessa zona.
Ella mi fissa con sgomento, attraverso le lenti ambrate.
"Non riesce proprio a non pensare a Maya?" mi domanda entrando in Google Earth.
Non rispondo alla provocazione.
"Nulla." sentenzia dopo pochi istanti la segretaria "Il posto che indica la signorina Takamiya presenta solo locali di striptease e chioschi di taiyaki situati ad ogni crocicchio."
Rido sommessamente:
"Se Shiori cambia gusti, magari finisco per sposarla sul serio."
Mitzuki sgrana gli occhi come avessi appena proferito una bestemmia, ma io sono già in ritardo per poter chiarire la mia espressione.
Salgo sulla mia BMW X5 e sfreccio lungo le vie laterali del Centro per arrivare in tempo.
Il traffico periferico si presenta sostenuto, ma non <impossibile>.
Lascio l'auto al parcheggio di fianco al porto e risalgo stancamente fino agli attracchi delle navi: alzo il capo e contemplo, incantato, le prime stelle della sera.
Osservo il quadrante dell'orologio e constato che sono le otto proprio in questo momento.
Prego il cielo che Shiori arrivi in ritardo.
Non ho la benché minima idea di ciò che mi aspetta fino a che non mi abborda un ragazzo vestito di una strana uniforme da marinaio d'altri tempi.
E mi annuncia che Shiori è già in attesa, ma sulla nave che è qui, davanti a me, e sta per salpare.
Mi passo una mano tra i capelli.

Non voglio vederla, non voglio neppure incrociare il suo sguardo.
Ora so che cosa significa provare ribrezzo per qualcuno "a pelle".
Più Shiori si avvicina, più sento una incontrollabile nausea.
E' più forte di me, ci ho provato.
Non posso e non voglio neppure sfiorarla con un dito: non c'è nulla che mi inebri di lei. Neppure il suo portafogli è appetibile.
Come si può fare l'amore con una persona che non si ama?
Le prostitute d'alto bordo cui mi sono accompagnato per anni, per lo meno, duravano lo spazio di una notte, di poche ore ed erano sensuali, condiscendenti, generose.
Shiori, invece, mi guarda come se si aspettasse sempre qualcosa da me: si lamenta del mio lavoro, delle mie assenze, del mio atteggiamento cortese e distaccato.
Sono quel che sono e non voglio una donna simile, al mio fianco.
Come posso sfiorarla, se temo, solo abbracciandola, di mandarla in pezzi?
La sua fragilità psicologica e fisica mi sconcertano tanto quanto l'assenza di sentimenti al suo indirizzo.
Se mai dovessi baciarla, proverei disprezzo per me stesso.
Ed anche per lei.
Maya, no.
Ed il solo pensarla mi procura benessere.
Maya è una cosetta senza forma che, da sola, riesce a catturare ogni cellula del mio corpo come il pescatore fa con i pesci.
La mia passione è indirizzata tutta su di lei.
Si alimenta per effetto dell'odio.
Di un odio particolare, che è, principalmente, quello che provo nei confronti della mia persona.
Mi detesto perché lei mi detesta.
Ed ha ragione.

La nave è un crocevia virtuale di anime <ufficialmente> innamorate o di amanti in cerca di discrezione.
Mi guardo intorno e penso che, stavolta, lo dico a Shiori.
Le dico che non la amo, promettendole di restar solo per sempre.
Così avrà la sua parte di soddisfazione anche lei.
Il marinaio mi conduce alla stanza che la mia quasi ex fidanzata ha prenotato per la notte.
Mi aspetto sobrietà e discrezione, come nel suo stile, ma mi ritrovo davanti un volgare tributo al sesso spinto.
Credo che, alle pareti, ci siano immagini del kamasutra
Quadri di pregio, certo, ma sempre di kamasutra si tratta.
La vista mi si appanna.
Rifiuto immaginare Shiori in pose sensuali e leziose.
Le lenzuola di seta sul grande letto matrimoniale sono rosse.
Fiori di egual colore sono posti in ogni angolo della stanza: entrando, mi è parso di trovarmi in un negozio di fiori e iL tanfo persistente, misto a quello della marina umida, mi procura nausea.
Io non ti amo, Shiori e stasera lo capirai.
Non posso neppure pensare che ti sia venuta in mente una simile trovata! Come potevi pensare che, rispettandoti come ti rispetto, avrei accondisceso a passare una notte insieme a te?Come marito e moglie, poi!
Di nuovo, il pensiero di averla tra le braccia fa scemare ogni istinto. Non la prenderei neppure da ubriaco, credo.
Faccio dietro front, mentre il marinaio di barocco vestito mi urla dietro chiedendo "perché non gradiscola stanza".
Perché non gradisco?!
Perché non mi piace più andare a puttane. E perché, se debbo andare a puttane, voglio che duri lo spazio di un orgasmo.
Con Shiori, non c'è orgasmo e la frustrazione mi accompagna per tutto il tempo.
E' troppo chiedere di voler essere felice?

Mentre penso queste cose, vedo Maya nelle mani di due energumeni vestiti come il solerte marinajo che mi ha accompagnato nella suite matrimoniale.
Debbo controllare i miei istinti per non prenderli a pugni. Come osano toccare ciò che a me è negato da sempre?
"Lasciatela." sibilo perentorio "Lei è con me."
Mi rivolgo a Maya con aria di rimprovero:
"Sei sempre la solita. Ti metti persino a scroccare crociere romantiche, adesso? E chi dovresti incontrare in un luogo come questo? Ah, non dirmelo: sei di certo col tuo bellimbusto. Chiarirà lui con le autorità, stai tranquilla. Anche se credo che il mio benestare sia...più che sufficiente."
Ho detto tutto io, precipitosamente.
Lei, Maya, ha il viso corrucciato:
"Ma io sono qui per vedere la signorina Shiori."
L'affermazione mi spiazza.
"Ancora?!" chiedo spazientito "Dovresti starle lontano! Dopo gli episodi dell'anello e dell'abito da sposa, il minimo che tu possa fare è starle alla larga."
"Lo so, ma non sono stata io a provocare quegli spiacevoli incidenti." si giustifica abbassando i toni.
Ed io mi sento sciogliere.
Certo che lo so: tu non c'entri. Non saresti capace di fare nulla del genere, ma, allora, perché sei qui?
Mi fissi con decisione:
"Debbo restituire una cosa alla sua fidanzata."
Ma, come di solito accade alla sua testolina sempre in fermento, lascia il discorso in sospeso e va ad appiccicare il nasino alla vetrata della sala grande della nave da crociera: ci sono delle coppie, all'interno, e stanno danzando.
Lei porta la sua mano al petto: avverto tutto il suo senso di inadeguatezza.
E' triste perché quel mondo dorato può vederlo soltanto.
La prendo per un braccio e, con fare un po' rude, la conduco sul ponte soprastante, dove, salendo, ho intravisto dei negozi di alta moda.
"Avanti!" la incito "Scegliamo un vestito!"
"Scegliamo...?" balbetta lei al culmine dell'imbarazzo.
Annuisco:
"Scarpe, abito, gioielli. Tutto."
E, per "tutto" intendo ovviamente la biancheria intima.
Ma Maya non può saperlo. Non si aspetta certo un Masumi Hayami in vesti di maniaco sessuale.
La mia determinazione, però, è grande.
Così come ero certo di dover parlare a Shiori, allo stesso modo sono sicuro di non voler lasciare trascorrere questa notte senza arrivare ad un punto preciso con Maya.
Confabulo con la commessa perché suggerisca a Maya di indossare della biancheria che non la segni particolarmente: il vestito che abbiamo adocchiato, infatti, è molto leggero e un reggiseno con le stecche sarebbe una bestemmia visiva.
Un trionfo di rigidità frammista alla seta è ciò che non voglio.
Non so che cosa le faccia indossare, ma il risultato è irresistibile.
Credo di non aver mai visto nulla di più bello in tutta la mia vita.
Questa ragazza sarà anche piccola e insignificante, ma, per me, è la donna più sensuale del mondo.
Le scarpe col tacco slanciano la sua figura: le sue gambe sono belle. Magre, ma ben tornite.
Ha la vita sottile e il seno, nonostante la sua esilità, è pieno.
Arrossisco e, nel mentre, mi accendo una sigaretta.
La prendo a braccetto e ci dirigiamo in sala da pranzo.
"Dimmi, Maya, cosa pensi che vengano a fare un uomo e una donna su una nave come questa?" le chiedo maliziosamente.
"Non sono venuta qui per stare con un uomo, gliel'ho detto." ribadisce stanca.
Ho l'impressione che pensi quasi con tristezza al mio rendez vous passionale con Shiori e divento vagamente euforico:
"Già...sei qui per sedurre la mia fidanzata!"
"Hayami-san!" esclama.
"Di qualunque cosa si tratti, puoi sempre parlarne con me. Ma, prima, vorrei ballare. La musica è deliziosa."
Senza aspettare replica, la porto al centro della pista da ballo.
Le luci sopra di noi le impreziosiscono i capelli di riflessi scarlatti ed è ancora più bella, quando si abbandona al mio abbraccio.
"Stavolta non mi allontana in malo modo, eh?" mi chiede rammentando la sera della premiazione per Anna dei Miracoli.
"A quel tempo,"rispondo fermo "non eri che una bambina saccente ed isterica. Una adolescente priva di fascino la cui unica bellezza erano indomabilità e decisione..."
"Ed ora?" mi incalza "Cosa è cambiato?"
Faccio un respiro profondo, come a raccogliere le forze:
"Ora sei una giovane donna in età da marito e nessun folle, guardandoti stasera, potrebbe permettersi di respingerti nel modo in cui io ho fatto, anni addietro."
Sembra passato un secolo, ma siamo ancora qui, io e te.
Con me sempre più innamorato di te.
Stringo la mano intorno alla tua vita, cercando un contatto più stretto.
E' come la notte nel tempio de La Dèa Scarlatta. Ma stasera sono completamente pazzo e sedotto.
Non me ne starò buono e, se mi darai un input qualsiasi, darò il meglio di me, puoi starne certa.
Sono sette anni che ti aspetto, Maya.
Abbiamo anche la benedizione della sala, che applaude ad ogni tua bislacca, ma sensuale piroetta.
Stai già facendo ciò che dico io, Maya, e tu non te ne rendi neppure conto.
E'bello pensare di avere il controllo della situazione.
Mi fa sentire molto...Masumi Hayami.
Mi dà sicurezza.
"Adesso, vorrei farti vedere una cosa." le sussurro ad un orecchio "Tra l'altro, a quest'ora i bambini sono a letto da un pezzo."
Ho l'impressione che le si accapponi la pelle per un istante, ché debbo averle parlato proprio vicino al canale auricolare.
Scendiamo sottocoperta e, dopo qualche minuto, siamo davanti alla suite.
La apro con la chiave che il marinaio mi ha lasciato e lei resta, per qualche istante, senza fiato.
Ma non è sconcerto.
E' qualcos'altro.
La <sento> soffrire.
"Questa è la stanza che Shiori ha prenotato per la nostra prima notte..." spiego perfido "E' bella, vero? Quella donna farebbe qualsiasi cosa, per me."
Ella tace addolorata.
Allora, prendo le maniglie della porta scorrevole e le tiro per richiuderle.
Il legno produce un rumore sordo, come se avesse pronunciato, assieme a me, il suo "no" ad una vita di non amore.
"Hayami-san..." sussura Maya con sollievo.
"Non avrei mai potuto usarla...con Shiori." dico in un soffio.
Ma che cosa mi è preso?
Fare una affermazione simile con una ventenne che non è andata al di là di qualche casto bacio con il pupazzotto di turno!
Sto rassicurandola, ma, forse, sortisco l'effetto contrario, ché, ora, pare di nuovo triste.
Maya, vorresti forse cha la usassi con te?
Perché non glielo chiedo a voce?
Perché mi limito a pensarlo?
Ma io non voglio usare la stanza che un'altra ha preparato per me e lei.
Voglio usare, quando sarà il momento, l'unico posto in cui mi sento me stesso e che credo piacerebbe immensamente a Maya. Lo riempirei di fiori, lascerei la porta scorrevole aperta, in modo tale da avvertire la brezza del mare sulla pelle e vedere la luna che si rispecchia sulle onde accoccolato a lei.
L'ho sognato tante volte, nella solitudine cercata di Izu.
"Maya, ora che siamo qui..." dico uscendo all'aria aperta "mi piacerebbe sapere perché hai cercato Shiori. Io e te, di solito, litighiamo solo quando siamo in pubblico e, del resto, non sto aggredendoti come faccio ultimamente..."
La ragazza tira fuori un assegno dalla borsetta scarlatta e me lo mostra:
"In cambio di questo denaro, io mi impegno a non rivederla mai più, Hayami-san."
E' una espressione secca, che suona come una sberla colossale.
"Che dici, Maya?" chiedo con un fil di voce.
Non starai dicendo sul serio, chibichan?
"Secondo la sua fidanzata, ho causato abbastanza guai alla sua persona e, dopo l'aggressione di qualche giorno fa, mi ha fatto pervenire l'assegno. Visto che sono io la causa di ogni suo male,c'è un solo modo per evitarle altri grattacapi."
"Sì." l'interrompo sfilandole l'assegno dalle dita "E' risaputo che tu sia la causa di <ogni mio male>."
La guardo con tale intensità che il suo viso, per un istante, diventa dello stesso colore del suo vestito.
Vorrei abbracciarti adesso, accarezzarti, baciarti, farti sentire quanto male, in effetti, mi fa starti di fianco e dovermene restare inerte.
Hai fatto di me un bradipo.
"E tu?" l'incalzo "Hai intenzione di accettare? Credo sarebbe un'ottima scusa per liberarti finalmente di me..."
"Non ho bisogno di denaro per far questo." risponde piano "E non sono del tutto sicura di volermi liberare di lei."
Il mio cuore perde colpi.
"Non rinuncerò a nulla di ciò che mi spetta." riprende "Le emozioni sono l'unico patrimonio di un artista e nessuna somma di denaro potrà mai offuscare il valore di questi istanti..."
"Che dici?" sussurro sopraffatto, la mano alzata in direzione di lei, come nel timore che mi sfugga di nuovo, come la notte al tempio.
"Lei ha un valore incalcolabile, per me." precisa guardandomi negli occhi.
Ed io capisco tutto.
Capisco che la mia vita cambia in questo istante.
E mando a puttane il mondo e il successo in un sol colpo, perchè <posso avere lei>.
Arcuo le labbra soddisfatto e lacero l'assegno, dividendolo in due parti speculari.
E'amore di anime, il nostro, Maya, e lo sai anche tu, adesso.

FINE!...

 
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view post Posted on 26/7/2011, 13:15
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Ho il batticuore!
Grazie per averla conclusa in questo modo!!!
 
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Grazie a te di averla letta.
E' l'opera più ottimista che abbia messo in ...punta di tasto.
E la dedico con tutto il cuore ad una persona che mi segue sempre, ma non può commentare.
Ti abbraccio con il massimo affetto, dear.
 
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view post Posted on 27/7/2011, 12:37
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Bara Wa Utsukushiku Chiru = Le rose appassiscono in bellezza (opening Lady Oscar)

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Vorrei citare tutto il capitolo.

Però mi soffermarmo su questo:
CITAZIONE
Scendiamo sottocoperta e, dopo qualche minuto, siamo davanti alla suite.
La apro con la chiave che il marinaio mi ha lasciato e lei resta, per qualche istante, senza fiato.
Ma non è sconcerto.
E' qualcos'altro.
La <sento> soffrire.
"Questa è la stanza che Shiori ha prenotato per la nostra prima notte..." spiego perfido "E' bella, vero? Quella donna farebbe qualsiasi cosa, per me."
Ella tace addolorata.
Allora, prendo le maniglie della porta scorrevole e le tiro per richiuderle.
Il legno produce un rumore sordo, come se avesse pronunciato, assieme a me, il suo "no" ad una vita di non amore.
"Hayami-san..." sussura Maya con sollievo.
"Non avrei mai potuto usarla...con Shiori." dico in un soffio.

La porta che si chiude e con la quale Masumi decide di chiudere la sua storia con Shiori.

Grazie per la conclusione.
 
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BlueCameila
view post Posted on 27/7/2011, 14:16




Grazie di averla pubblicata.
Sei sempre stupefacente! il tuo Masumi mi piace sempre di più: sei veramente brava a mostrarne il tormento - e poi metti l'happy ending! :D

Quel FINE... deve lasciarmi ben sperare in un seguito?

Complimenti!
:lol:
 
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17 replies since 17/4/2011, 16:03   637 views
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